RIFIUTI. Ancona - Amagliani: “da luglio 2005 proibito lo smaltimento dei residui non trattati ”


“La Regione Marche sta mettendo a punto un programma di progressiva riduzione dei rifiuti solidi urbani biodegradabili da smaltire nelle discariche; il biogas derivante dalla decomposizione delle sostanze organiche sarà pertanto sempre più utilizzato come fonte energetica, con considerevoli vantaggi sul piano ambientale nella riduzione dell’effetto serra”. Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente Marco Amagliani all’inaugurazione dell’impianto di produzione di energia elettrica alimentato con biogas da discarica, svoltasi in mattinata a Porto Sant’Elpidio in provincia di Ascoli Piceno. “Il provvedimento – ha spiegato - è stabilito dalla nuova normativa sulle discariche, il decreto n. 36 del 2003, che impone alle Regioni di raggiungere determinati obiettivi di riduzione del rifiuto biodegradabile da smaltire in discarica”.
Il decreto stabilisce che dal luglio 2005 sarà consentito smaltire in discarica soltanto i rifiuti trattati e quindi stabilizzati, resi inerti e inodori. “Ma l’obiettivo prioritario - precisa l’assessore - è il raggiungimento del 35 per cento del livello di raccolta differenziata, così come previsto dal decreto Ronchi n. 22 del ’97”. Altri obiettivi importanti sono stabiliti dal decreto n.36 del 2003 che impone alle Regioni il raggiungimento, entro il 2018, di un quantitativo di rifiuti biodegradabili di 81 chilogrammi per abitante”. Attualmente nella regione risultano in attività gli impianti di recupero di biogas da discarica di Tavullia (PU), Maiolati Spontini (AN) e Fermo (AP).

Igiene, Prevenzione e Sicurezza nell’Ambiente di Vita e di Lavoro, 2004-04-15