rischio MOBBING
5. i diritti che lede
Il mobbing lede diritti fondamentali del lavoratore al rispetto, alla dignità
ed alla tutela della salute psicofisica.
Di fronte ad un'esplosione del fenomeno, non esistono ancora leggi specifiche,
ma si contano, dal 1996, disegni di legge in attesa di discussione e alcune
sentenze favorevoli ai lavoratori colpiti da mobbing.
Facciamo un rapido quadro al fine di verificare quanto la normativa vigente
possa tutelare il lavoratore italiano da forme di molestie, di violenze e da
quant’altro possa aggredire e turbare la sua personalità morale.
- Costituzione: (art.32) Ia salute è un diritto dell'individuo e della
collettività, (art. 41) 1’iniziativa economica privata è
libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o
in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità
umana.
- Codice Civile (art.2087): sulla tutela delle condizioni di lavoro. Richiama
l'imprenditore “... ad adottare nell’esercizio dell'impresa le misure
che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica,
sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità
morale dei prestatori di lavoro”. Come a dire che il legislatore, già
all'inizio degli anni 40, riconosceva la complessità dell'uomo, fatto
di struttura organica (integrità fisica), ma anche di emozione, pensiero,
sentimento (personalità morale) che l'imprenditore è tenuto ugualmente
a tutelare.
- Codice Penale: prevede sanzioni specifiche in caso di omissione dolosa (art.437)
e colposo (art.451) di cautele contro gli infortuni sul lavoro; inoltre denuncia
per “lesioni personali”, punisce con la reclusione da tre anni a
“a chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva
una malattia nel corpo o nella 'mente” (art.582) e punisce con l'arresto
fino a sei mesi di reclusione chiunque “reca molestie o disturbo”
a qualcuno (art.660).
E siccome il mobbing può causare malattie professionali e quindi costituire
reato, può essere punito dall'art.590 secondo il delitto di lesione personale
colposa.
- Statuto de Lavoratori L.300/1970 (art.13): al dipendente non possono essere
date mansioni di livello professionale inferiore a quello d’inquadramento.
- D.Lgs. 626/94 riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute
dei lavoratori sul luogo di lavoro: definisce che il datore di lavoro (art.4
comma 5 lett.c, nell’affidare i compiti ai lavoratori, deve tenere conto
delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro
salute e alla sicurezza.
Per approfondire...
Nei casi di mobbing possono esservi quindi degli importanti risvolti medico-legali
e legali tali per cui è possibile ricorrere, per risarcimento del danno
al Tribunale del Lavoro nei seguenti casi:
- se l’art.2087 CC non è rispettato dal datore di lavoro e
- se si sviluppano malattie della sfera neuropsichica e psicosomatica nelle
quali è possibile stabilire il nesso di causa con le condizioni di mobbing.
Presso la Clinica del Lavoro di Milano (Centro del Disadattamento Lavorativo)
sono stati messi o punto protocolli diagnostici adatti a verificare lo stato
di malattia neuropsichica e a porre in evidenza il fondato sospetto che sia
causato dal mobbing stesso.
Come sopra accennato, in questi casi è possibile avanzare richiesta di
riconoscimento del cosiddetto “danno biologico” sancito dalla Corte
Costituzionale nel 1986 che lo ha definito come un danno al “valore uomo”
in tutte le sue manifestazioni esistenziali (benessere, salute, rapporti familiari,
sociali, sessuali. etc.). (pl)
continua …
(fonte ISPESL)
Igiene, Prevenzione e Sicurezza nell’Ambiente di Vita e di Lavoro, 2004-04-01