Ambiente. Ancona - approvata la disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale
AMAGLIANI: UN PASSO AVANTI IMPORTANTE PER GOVERNARE IL RISANAMENTO E LE TRASFORMAZIONI.


L’assessore all’ambiente Marco Amagliani ha espresso soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio della proposta di legge che disciplina le aree ad elevato rischio di crisi ambientale.
“Il consenso dell’Assemblea – ha sottolineato Amagliani – costituisce un passo avanti molto importante perché la nuova legge regolamenta le funzioni e i compiti della Regione in una materia molto delicata permettendo all’Ente di governare i processi di risanamento e di trasformazione delle aree interessate in un quadro di certezze. L’impianto legislativo consolida anche l’azione regionale tesa a realizzare il programma connesso alla dichiarazione dell’area di Ancona, Falconara e bassa valle dell’Esino come zona al elevato rischio di crisi ambientale.”
“La normativa, oltre a disciplinare l’individuazione delle aree, - ha inoltre affermato l’assessore - delinea gli interventi organici di eliminazione o riduzione dei fenomeni di inquinamento e di squilibrio ambientale, previsti dai relativi piani di risanamento. La legge definisce con chiarezza il concetto di rischio di crisi ambientale e stabilisce che la dichiarazione di area ad elevato rischio è finalizzata anche ad individuare, attraverso il piano di risanamento, gli obiettivi di tutela e di sviluppo sostenibile. Gli ambiti territoriali e gli eventuali tratti marittimi ad essi prospicienti saranno definiti d’intesa con gli Enti locali. La dichiarazione ha la durata di cinque anni ed è rinnovabile solo una volta. Questa scelta ha lo scopo di evitare il perpetuarsi di situazioni di immobilismo. L’individuazione delle aree e la dichiarazione di elevato rischio sono di competenza del Consiglio regionale. Le Province hanno il compito di elaborare, anche in concorso tra loro nel caso di aree che interessino i rispettivi territori, il piano di risanamento che deve prioritariamente individuare le misure urgenti per rimuovere le situazioni di rischio e per avviare il recupero ambientale e la riqualificazione dell’area. La legge disciplina anche lo strumento del monitoraggio costante del periodo di validità del piano di risanamento. Tale compito è affidato alle Province in collaborazione con i Comuni interessati e l’Arpam.
Igiene, Prevenzione e Sicurezza nell’Ambiente di Vita e di Lavoro, 2004-04-01