Anche quest’anno, in occasione della Festa della Donna, ANMIL
ed INAIL hanno voluto realizzare una specifica iniziativa dedicata all’universo
femminile e diretta ad accendere i riflettori sul lavoro delle donne.
L’intero progetto ha ottenuto il prezioso sostegno del Comune
di Napoli e della Regione Campania, senza il cui appoggio e collaborazione
non si sarebbe potuto realizzare l’articolato progetto “Tracce
di Eva in percorsi operosi”, che si svilupperà principalmente
in tre momenti:
1. promozione di un concorso nazionale per la realizzazione di un testo
teatrale sul tema delle donne e la sicurezza sul lavoro, che scadrà
il 15 giugno 2004 e sarà giudicato da alcuni tra i più
valenti nomi del mondo del teatro e della cultura, tra cui Anna Proclemer
in qualità di Presidente della Giuria, Paola Pitagora, Francesca
Comencini, Lidia Ravera e Lucia Poli, i quali sceglieranno tre premiati,
cui saranno assegnati 3.000 euro al primo, 2.000 al secondo e 1.000
al terzo;
2. premiazione dei vincitori del concorso il 10 ottobre 2004, data in
cui ricorre la Giornata nazionale delle vittime di infortuni sul lavoro,
nel corso di una serata-evento che prevede la messa in scena del testo
vincitore;
3. promozione di una tournèe su tutto il territorio nazionale
da ottobre 2004 a maggio 2005, con rappresentazioni rivolte principalmente
agli studenti, allo scopo di promuovere tra i giovani la cultura della
prevenzione degli infortuni, per la cui realizzazaione ANMIL e INAIL
individueranno, a livello regionale, le province (almeno una per regione)
dove la maggiore sensibilità e fattiva collaborazione delle istituzioni
renderà possibile la messa in scena dello spettacolo.
Inoltre, fino al 15 giugno 2004, ANMIL e INAIL sosterranno una vasta
campagna informativa sull’iniziativa direttamente presso le associazioni
culturali e di categoria, le scuole di teatro e di scrittura, le università,
divulgando materiale a stampa promo-informativo specifico, sia attinente
al concorso sia, più in generale, sugli infortuni sul lavoro
subiti dalle donne.
Dalla prima messa in scena del 10 ottobre verrà tratta una ripresa
televisiva che, insieme alla stampa del testo vincitore, verrà
distribuita agli studenti che assisteranno alle rappresentazioni teatrali,
per offrire un interessante spunto per le scolaresche ed un invito loro
rivolto a mettere in scena rappresentazioni teatrali ispirate al soggetto
vincitore del concorso.
REGOLAMENTO CONCORSO PER TESTO TEATRALE
Art. 1 - L.ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro
- ONLUS) in
collaborazione con l.INAIL (Istituto Nazionale per l.Assicurazione contro
gli Infortuni sul
Lavoro) indicono un Concorso nazionale, aperto a tutti, per la realizzazione
di un testo
teatrale che deve ispirarsi al tema .Donne e Sicurezza sul Lavoro..
Art. 2 - Le finalità che il Concorso si prefigge sono quelle
di focalizzare l.attenzione sul ruolo
delle donne in ambito lavorativo, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro,
sugli infortuni che si
possono verificare, nonché sulle ripercussioni che essi comportano
in una prospettiva tutta
femminile.
Art. 3 - Il testo può prevedere massimo 4 interpreti, compresa
la protagonista, e non deve
superare le 35 cartelle. Per .cartella. si intende una pagina di 30
righe per 60 battute. In ogni
caso la durata complessiva della rappresentazione non deve essere superiore
ad un.ora.
Art. 4 - Sono ammessi al Concorso soltanto elaborati che non si siano
mai qualificati in altre
competizioni a premi, pena l.esclusione.
Art. 5 - I testi dovranno pervenire - unitamente all.apposito modulo
di iscrizione ed alla
accettazione del presente Regolamento - in 6 copie dattiloscritte oltre
che su supporto
informatico (floppy disk oppure CD ROM) con posta raccomandata - entro
il 15 giugno 2004
(farà fede il timbro postale) presso: ANMIL - Ufficio Comunicazione
e R.E. - Via Adolfo
Ravà n. 124 - 00142 Roma.
Art. 6 - L.organizzazione del concorso non è responsabile di
danni o perdita del materiale
durante il tragitto di invio dello stesso a mezzo posta.
Art. 7 - La Giuria sarà composta da illustri esponenti della
cultura e del mondo artistico, da
tecnici del settore, da rappresentanti ANMIL e INAIL.
Art. 8 - Sono previsti per i tre migliori testi premi in denaro pari
a euro 3.000,00 per il primo
classificato, a euro 2.000,00 per il secondo classificato e 1.000,00
euro per il terzo
classificato.
Art. 9 - Per il primo classificato è prevista anche la messa
in scena del testo vincitore in un
prestigioso teatro, la sera del 10 ottobre, data in cui ricorre la Giornata
nazionale per le
vittime di incidenti sul lavoro.
Art. 10 - La cerimonia di premiazione avverrà contestualmente
alla rappresentazione del testo
vincitore.
Art. 11 - I migliori lavori saranno raccolti e pubblicati in un.antologia
e, su tale
pubblicazione, non si riconoscerà alcun diritto agli autori dei
testi.
Art. 12 - L.organizzazione si riserva i diritti d.uso dei testi iscritti
al Concorso per iniziative
legate alle attività istituzionali svolte dall.ANMIL e dall.INAIL.
Art. 13 - La partecipazione al concorso implica l.accettazione delle
condizioni esposte nel
presente regolamento.
- Gli infortuni delle donne sul lavoro nel 2003
Per la componente femminile si segnala nel 2003 un calo complessivo
(-1,2%; da 228.300 a 225.571) più moderato rispetto a quello
generale ed una sostanziale stabilità dei casi mortali (da 117
nel 2002 a 118 nel 2003).
Va detto, tuttavia, che rispetto agli uomini le donne hanno fatto registrare,
nello stesso anno, una crescita occupazionale più che doppia
(+1,5% contro +0,7%): in termini relativi la flessione dell’indice
di incidenza femminile (-2,7% nel 2003) si pone in linea con quello
generale (-2,8%).
In ribasso, anche per le donne, gli infortuni in itinere sia in complesso
(-4,1%) che mortali (da 63 casi nel 2002 a 53 nel 2003).
Il calo infortunistico tra le lavoratrici si concentra, soprattutto,
nelle età più giovanili (- 4,8% per le donne fino a 34
anni); in questa classe di età, tuttavia, permane stabile il
numero dei casi mortali, con una quota pari quasi alla metà della
mortalità femminile.
Regrediscono nelle regioni del Nord Ovest gli infortuni nel 2003 delle
donne, stabili nelle altre aree geografiche. A livello settoriale prosegue
il trend al ribasso degli infortuni agricoli (-6,8%) sulla scia di un
continuo calo occupazionale; resta costante, in questo settore, il numero
dei casi mortali (7 di cui 3 in itinere).
Ma al di là dell’andamento congiunturale 2003, gli indici
strutturali di frequenza infortunistica mettono in evidenza come il
rischio lavorativo per le donne sia nettamente inferiore a quello degli
uomini, sia per il complesso delle attività (23,8 contro 52,3
infortuni indennizzati per mille addetti), sia all’interno dei
singoli settori. I divari più accentuati tra i due sessi si riscontrano
in particolare in quei settori, come le Costruzioni, la Metalmeccanica
e il Legno, dove il ruolo della donna è necessariamente diverso
da quello maschile. Anche nel Tessile, attività a preponderante
presenza femminile (circa i 2/3 della manodopera è “rosa”),
il rischio di infortunio per la donna è pari a un terzo di quello
maschile. Unica eccezione la Sanità, settore nel quale i ruoli
più o meno si equivalgono e la frequenza infortunistica femminile
risulta di poco superiore a quella maschile.
- Il commento del presidente nazionale dell’ANMIL Pietro Mercandelli
900.000 feriti e 1.300 morti: l’ennesimo bollettino di una guerra
che prosegue da decenni. Un bollettino drammatico al quale nulla toglie
qualche decimale in più o in meno, rispetto ad una situazione
gravissima da affrontare, una volta per tutte, alla stregua di una emergenza
sociale.
Non sono certo i dati che ci aspettavamo: la modesta flessione registrata
nel 2002 non trova una conferma importante nel 2003, nonostante siano
state attivate già da qualche anno azioni di sensibilizzazione,
di informazione e di formazione dei lavoratori prima pressoché
inesistenti e considerata anche la crescita di automazione nei processi
produttivi.
La soluzione del problema degli incidenti sul lavoro è nelle
mani di tutti i soggetti coinvolti, istituzioni, imprenditori e lavoratori
e, come il Direttore Generale dell’INAIL, lanciamo l’appello
per la costruzione, in tempi brevissimi, di un patto sociale per la
sicurezza.
Al governo chiediamo però di essere inflessibile con chiunque
si ponga fuori dalla legge, imprenditori o lavoratori che siano, perché
è fuori dubbio che la gravità del fenomeno infortuni sul
lavoro e malattie professionali, deriva da una diffusissima mancanza
di rispetto delle norme di sicurezza.
I risultati delle ispezioni, oggettivamente troppo poche, sono la testimonianza
di una condizione di illegalità che attraversa il paese da Nord
a Sud. Due esempi recentissimi. A Genova, tre settimane di ispezioni
ci hanno detto che su 100 cantieri edili 74 presentavano carenze per
la sicurezza, riscontrando ben 855 violazioni. A Bari i titolari di
24 imprese edili, su 25 verificate, sono stati segnalati per gravi violazioni
alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Ma tra i soggetti che possono giocare un ruolo importante ci sono anche
i mass media, ai quali chiediamo di tenere costantemente accesi i riflettori
sul problema, perché con approfondimenti vadano a leggere, oltre
l’aridità dei numeri, il dramma vissuto da tanti lavoratori
e da tante famiglie. (fonte ANMIL-INAIL)
Igiene, Prevenzione e Sicurezza nell’Ambiente di Vita e di Lavoro,
2004-03-31