Sicurezza sul Lavoro
Infortuni in diminuzione nel 2003 ma aumentano i casi mortali nelle Marche.

 

Nel 2003 l'occupazione ha segnato una crescita complessiva dell'1% (+ 225.000 unità) quale effetto combinato di un incremento dell'1,2% nell'Industria e Servizi e di un calo dell'1,9% in Agricoltura.
Nello stesso anno gli infortuni sul lavoro, alla data di rilevazione del 16.2.2004, risultano diminuiti di circa 17.000 unità corrispondente a -1,8% (-1,6% nell'Industria e Servizi e -4,0% in Agricoltura). Il calo percentuale è più accentuato nella quota di infortuni avvenuti in itinere (-2,8% complessivo). Per gli infortuni mortali risulta, alla stessa data di rilevazione, una riduzione di un centinaio di casi, per metà circa nell'Industria e Servizi e per metà in Agricoltura; il calo dei morti riguarda sia quelli avvenuti in occasione di lavoro che quelli in itinere. Data la delicatezza del fenomeno e, in particolare per i casi mortali, dati i criteri di rilevazione adottati, il dato 2003 è da considerare provvisorio e necessita di un congruo periodo tecnico di consolidamento; tuttavia, sulla base delle esperienze statistiche pregresse, si può prevedere allo stato attuale un calo complessivo degli infortuni compreso tra 1% e 1,5% ed una flessione ancora più sostenuta (tra -2,5% e -3%) per i casi mortali. In particolare, sembra profilarsi un certo ridimensionamento della mortalità in itinere che era in crescita continua: un dato positivo riconducibile, con tutta probabilità, anche agli effetti esplicati nella seconda metà dell'anno dalla "patente a punti".
In valori assoluti la lenta crescita degli infortuni, iniziata negli anni '90 e protrattasi fino al 2001, è stata bruscamente interrotta dall'ottimo risultato conseguito nel 2002 (-3,5%). L'ulteriore riduzione registrata nel 2003 (-1,8%), pur se il dato è ancora provvisorio, sembra confermare la favorevole inversione di tendenza del fenomeno. Tale percorso, riferito al complesso delle attività, si riproduce in forma leggermente attenuata per le attività dell'Industria e Servizi. In questo quadro, invece, l'Agricoltura prosegue nella sua storica flessione in linea con le perdite occupazionali che caratterizzano questo settore ormai da decenni.
In termini relativi - rapportando cioè i numeri degli infortuni a quelli della forza lavoro che li esprime - si evidenzia in maniera ancora più netta e significativa la positiva evoluzione del fenomeno negli ultimi anni, in quanto il calo complessivo degli infortuni risulta esaltato dal parallelo incremento della base occupazionale.
L'indice di incidenza relativa (indice di incidenza: infortuni x 1000 occupati), che già a partire dal 2000 aveva iniziato a dare i primi segnali di ribasso fino alla performance del 2002 (-4,9%), fa registrare nel 2003 una ulteriore diminuzione del 2,8% (dovrebbe assestarsi su valori consolidati prossimi al 2%), legittimando le previsioni di una favorevole prosecuzione del trend anche per i prossimi anni.
A livello territoriale, il fenomeno infortunistico, riferito al complesso delle attività, regredisce nelle grandi ripartizioni del Sud, del Nord Ovest e, in misura più contenuta, del Centro.
Al Sud sono le regioni della Puglia, della Basilicata e della Calabria a contribuire al calo infortunistico. Ancora più modesta la flessione nel Nord-Est dove, peraltro, c'è da registrare l'incremento del Trentino Alto Adige. Le Isole segnano una sostanziale stabilità con prevedibili aumenti, in misura comunque contenuta, a dato consolidato.
Le riduzioni dei casi di infortunio mortale si registrano in tutte le grandi ripartizioni ad eccezione del Centro, dove si segnalano apprezzabili incrementi nelle Marche e in Toscana. In crescita anche la Basilicata. Le flessioni più consistenti in Emilia Romagna, Piemonte e Puglia.
L'analisi territoriale a livello di disaggregazione provinciale è particolarmente sensibile ai
possibili aggiustamenti che potrebbero derivare da successive fasi di consolidamento dei
dati. Trattandosi, infatti, di valori statisticamente poco consistenti - in particolare per quanto riguarda i casi mortali - eventuali correzioni anche di modesta entità in termini assoluti, potrebbero determinare variazioni percentualmente significative.
Pietro Lucadei

Igiene, Prevenzione e Sicurezza nell’ambiente di Vita e di Lavoro, 2004-03-25
Infortuni sul Lavoro, confronto 2002 -2003:

  2002 (n°) 2003 (n°) dif '02-'03 (n°) dif '02-'03 (%)
NORD-OVEST 280.911
273.380 -7.531 -2,70
NORD-EST 321.382 319.202 -2.180 -0,70
CENTRO 189.236 186.215 -3.021 -1,60
SUD 127.450 123.218 -4.232 -3,30
ISOLE 49.874 49.819 -55 -0,10
ITALIA 968.853 951.834 -17.019 -1,80
         
ANCONA
13.097 12.928 -169 -1,29
ASCOLI P. 7.854 7.569 -285 -3,63
MACERATA 7.200 6.864 -336 -4,67
PESARO 9.915 9.616 -299 -3,02
MARCHE 38.066 36.977 -1.089 -2,86


Infortuni Mortali sul Lavoro, confronto 2002 -2003:

  2002 (n°) 2003 (n°) dif '02-'03 (n°) dif '02-'03 (%)
NORD-OVEST 396 352 -44 -11,11
NORD-EST
374 336 -38 -10,16
CENTRO 258 265 +7 +2,71
SUD 269 243 -26 -9,67
ISOLE 121 115 -6 -4,96
ITALIA 1.418 1.311 -107 -7,55
         
ANCONA 8 21 +13 +162,50
ASCOLI P. 15 12 -3 -20,00
MACERATA
9 5 -4 -44,44
PESARO 9 15 +6 +66,67
MARCHE 41 53 +12 +29,27

(fonte INAIL)