Sfruttamento del lavoro minorile
un triste fenomeno che non risparmia l'Italia

 

Nell'ambito del lavoro nero e sommerso appare grave e preoccupante la piaga dello sfruttamento del lavoro minorile che non risparmia certo l'Italia. E questo nonostante la legge 148 del 25 maggio 2000 che ha ratificato la convenzione n.182 e la raccomandazione n.190 dell'OIL (organizzazione internazionale del lavoro) relative alla "proibizione delle forme peggiori del lavoro minorile e all'azione immediata per la loro eliminazione". La legge 148 entrerà in vigore il prossimo 19 novembre e gli enti competenti stanno adottando tutti gli accorgimenti necessari per debellare questo triste fenomeno e garantire tutti i diritti fondamentali ai lavoratori di minore età. Secondo le statistiche sarebbero oltre 400 mila i minori italiani che lavorano illegalmente ed è una cifra che va ben oltre le più pessimistiche previsioni dell'OIL. Per molti l'impiego risulta non solo illegale ma un vero e proprio sfruttamento e il fenomeno investe tutto il territorio nazionale. Il 60% viene registrato al sud e il 40% al centro-nord con la regione Lombardia che si inserisce subito dietro la Campania, la Sicilia e la Puglia. Si spera che con l'entrata in vigore della 148 /2000 gli enti competenti abbiano strumenti più efficaci per reprimere questo triste fenomeno. Lo sfruttamento minorile, infatti, è considerato crimine e sono applicabili provvedimenti anche penali oltre che amministrativi con chiusura delle aziende recidive.


Pietro Lucadei


prevenzione e sicurezza sul lavoro - S. Benedetto T., 2000-11-09