Anche l'inquinamento acustico provocato dal traffico stradale
ed autostradale ha ormai i giorni contati. Il Ministero dell'Ambiente
ha emanato, infatti, i criteri che consentiranno agli enti gestori dei
trasporti e delle infrastrutture relative (strade ed autostrade) di predisporre
i piani di abbattimento e contenimento del rumore. Il Decreto, che entrerà
in vigore dal prossimo 4 febbraio, è il Dm 29 novembre 2000 (pubblicato
sulla GU n. 285 del 6 dicembre) in attuazione dell'art.10, comma 5, della
legge quadro sull'inquinamento acustico n.447 del 26 ottobre 1995. Dal
4 febbraio 2001, quindi, i gestori obbligati dovranno:
- individuare le zone in cui sono superati i limiti di immissione acustica;
- quantificare il superamento dei limiti;
- predisporre un piano di abbattimento e un piano di contenimento del
rumore.
Ricordiamo che tra gli enti gestori, oltre alle società, sono anche
Regioni, Province e Comuni nel caso in cui gestiscano le infrastrutture
dei trasporti. Entro il 4 maggio 2001 questi enti dovranno comunicare
al Ministero dell'Ambiente, alle Regioni e ai Comuni i relativi piani,
i fondi accantonati per il risanamento e lo stato di avanzamento degli
interventi tecnici e finanziari. Tutte le attività di risanamento
devono avere come obiettivo il rispetto dei valori limite individuati
dalla 447/95. La scadenza per quanto previsto dal decreto è indicata
entro il 4 agosto 2002 ma sono in molti a non credere che si riesca a
risanare in così breve tempo. Il contesto in cui si dovrà
operare, infatti, mostra pochi Comuni che hanno già effettuato
la prevista zonizzazione del territorio, punto di partenza per ottenere
i valori di qualità delle emissioni sonore previsti dalla 447/95.
Pietro Lucadei
S. Benedetto T., 2000-12-27
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