In questi giorni a tutti i proprietari di edifici pubblici,
locali aperti al pubblico, di utilizzazione collettiva o condominale è
stato recapitato un invito della ASL 12 a compilare una scheda per il
censimento dei manufatti con presenza di amianto. Questo perché
previsto dal piano regionale, approvato con D.G.R. 3496 del 30 dic 1997
in attuazione della legge 257/92 e del DPR 8 ago 1994. Lo scenario in
cui opera il piano è quello che si è venuto a creare in
seguito alla 257/92 che ha vietato l'uso dell'amianto e quindi la situazione
attuale è caratterizzata dalla presenza di manufatti posti in opera
nel periodo antecedente il divieto e dalle attività di bonifica
o rimozione con i rifiuti da smaltire. Gli obiettivi del piano sono dunque
il censimento, la sorveglianza delle situazioni a rischio per la salute,
la formazione e l'informazione per gli addetti. Il censimento è
obbligatorio, a cura dei proprietari e prioritario per edifici pubblici
o di utilizzazione collettiva (scuole, ospedali, piscine, palestre, cinema
teatri sale convegni, condomini, carrozze ferroviarie, ecc). Appunto per
agevolare l'obbligo della comunicazione previsto, il dipartimento di prevenzione
della USL 12 ha inviato le schede per il censimento nelle quali sono state
richieste informazioni sui dati relativi al proprietario, all'edificio,
ai materiali contenenti amianto ed alle misure di prevenzione adottate
o da adottare (bonifica, confinamento, rimozione, smaltimento). Con il
censimento sarà realizzato un archivio utile per la sorveglianza
e il controllo da parte delle USL e dell'ARPA. La condizione fondamentale
per il raggiungimento dell'obiettivo del piano regionale, che è
principalmente la prevenzione, è rappresentata dalla preparazione
e dall'addestramento dei lavoratori e dei responsabili delle ditte che
operano nella bonifica, rimozione, smaltimento, gestione delle discariche
e dalla formazione ed informazione per le strutture pubbliche di controllo.
Per questo il piano prevede appositi corsi di formazione e perfezionamento
mirati alla sensibilizzazione, alla consapevolezza dei rischi nonché
all'uso corretto dei sistemi di protezione nel rispetto delle procedure
operative. I corsi sono obbligatori per gli addetti delle ditte che operano
nel settore e sono previste 50 ore a livello gestionale e 30 ore a livello
operativo. Il piano prevede anche una strumentazione di base per il controllo,
in dotazione ai quattro laboratori di sanità pubblica della regione,
per il campionamento delle fibre e una strumentazione a valenza regionale
per analisi, in dotazione al servizio multizonale Pesaro. Con riferimento
allo smaltimento il piano prevede discariche autorizzate a secondo del
tipo di materiale: per una quantità di fibre libere di amianto
inferiori a 100 mg/Kg possono essere utilizzate le discariche di seconda
categoria di tipo A; se la quantità di fibre libere è superiore
ai 100 mg/Kg il materiale deve essere collocato in discariche di seconda
categoria di tipo B; l'amianto friabile, con fibre libere superiori a
10.000 mg/Kg, deve essere smaltito in discariche di seconda categoria
tipo C o in discariche di terza categoria.
Pietro Lucadei
S. Benedetto T., 21 feb. 00
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