Giovedì 28 ott. 99 c'è stata una esercitazione
per verificare le procedure previste nel 1996 dal piano provinciale in
caso di calamità e gravi emergenze ma principalmente per testare
la risposta delle strutture ospedaliere dell'ASL 12 di fronte ad un massiccio
afflusso di feriti. La simulazione è stata coordinata dal Servizio
Prevenzione e Protezione Aziendale della USL 12 in collaborazione con
Prefettura, Amministrazione Provinciale e Comunale, Capitaneria di Porto,
Carabinieri, Finanza, Questura, Croce Rossa, Croce Verde, ARI ed altre
associazioni locali di volontariato. Il programma prevedeva un avvistamento
da parte della Capitaneria di Porto, alle quattro del mattino ed a circa
otto miglia dalla costa, di un natante, con 300 profughi a bordo, in avaria
per scoppio nei locali motori con conseguenza di gravi ustionati e politraumatizzati.
Da questo scaturiva poi tutto il resto dell'esercitazione e le forze in
campo sono entrate in azione, ciascuna per quanto di competenza, allertate
a cascata dalla rete di comunicazioni predisposta, per queste occasioni,
dalla Protezione Civile. Ad assumere le vesti di presunti naufraghi 300
studenti del locale Liceo Classico che si sono prestati alla simulazione
con serietà, grande senso di responsabilità e consapevolezza
del loro contributo. Sulla banchina del molo nord sono state allestite
tende per la prima accoglienza e un "triage" che provvedeva
ad avviare, tramite i mezzi di soccorso, i feriti verso le strutture ospedaliere
in base al tipo e alla gravità delle patologie riscontrate. I non
bisognosi di cure sono stati trasportati, dai mezzi della Start, nella
zona, antistante il palasport Speca, individuata come luogo di accoglienza
dal piano della Protezione Civile di San Benedetto T. Alle prime luci
dell'alba la città è stata svegliata dall'andirivieni dei
mezzi di soccorso che hanno partecipato all'esercitazione durata fino
alle ore 10. Tutto bene quindi, vista anche la rapidità della conclusione?
I risultati dopo una prima valutazione sembrano ottimi, come ha dichiarato
il direttore generale dell' ASL 12 Dr. Angelone, ma un resoconto definitivo
si avrà solo tra qualche settimana. Tutte le forze in campo infatti
stileranno una relazione evidenziando i pro, i contro e una attenta valutazione
dei tempi, dei metodi e del tipo di risposta che permetterà di
accertare l'effettiva capacità delle varie strutture di fronte
ad una vera calamità. Ben vengano quindi anche segnalazioni di
eventuali problemi perché sicuramente quelli evidenziati durante
la simulazione non si ripeteranno in futuro avendo modo di conoscerli
e di risolverli in base all'esperienza acquisita. Occorre precisare che
questo tipo di esercitazione fatta nella nostra città è
la prima del genere, in Italia, effettuata con queste modalità
e con così tanti enti coinvolti contemporaneamente. Restiamo in
attesa dei risultati ufficiali dunque, ma siamo già sicuri che
le strutture sambenedettesi hanno ben reagito tenendo conto anche dell'esperienza
maturata in molti anni di interventi in special modo nella stagione estiva
quando l'afflusso dei pazienti è veramente notevole.
Pietro Lucadei
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