Alla fine dello scorso mese di novembre è terminato
il "monitoraggio e controllo sull'applicazione del D. L.vo 626/94
nei luoghi di lavoro" in attuazione del programma triennale al quale
ha partecipato anche la Regione Marche. Il programma rientra nei progetti
di "Carta 2.000", il manifesto programmatico del governo, delle
regioni e delle parti sociali per ridurre malattie professionali, infortuni
e morti sul lavoro con una campagna di promozione della cultura di prevenzione
e sicurezza, compito fondamentale per uno stato moderno. Il monitoraggio
è stato effettuato sull'intero territorio delle regioni aderenti
al progetto (Sicilia, Sardegna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Lombardia,
Puglie, Piemonte, P.A. di Trento ed Emilia Romagna, regione capofila del
progetto) su un campione di circa 9.000 aziende, con numero di addetti
superiore a cinque, rappresentativo in modo proporzionale di tutti i settori
produttivi e di servizi. In questo ambito anche la nostra AUSL 12 ha partecipato
al progetto con obiettivi sia conoscitivi (valutazione degli aspetti positivi
e critici) che correttivi (interventi di correzione delle situazioni critiche
mediante l'assistenza, il supporto e la vigilanza), registrando le principali
applicazioni e gli adempimenti previsti dal D. L.vo 626/94 e in particolare:
- dati generali dell'azienda (anagrafiche, strutturali, organizzative);
- valutazione dei rischi, loro eliminazione o riduzione al minimo privilegiando
interventi alla fonte;
- programmazione degli interventi preventivi e protettivi e loro adempimenti;
- informazione e formazione degli addetti;
- consultazione e partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti;
- procedure di sicurezza;
- gestione e controllo degli appalti e subappalti;
- sorveglianza sanitaria.
Ora i risultati sono stati trasmessi ai competenti assessorati alla sanità
delle varie regioni che dovranno elaborare i dati, trarre le conclusioni
e programmare gli interventi per le soluzioni. Si spera che tutto avvenga
in tempi brevi e che ne scaturisca una programmazione di interventi omogenei
e coordinati tra i vari enti preposti. Ci si augura anche un necessario
potenziamento degli organici, con qualificazione e formazione degli addetti,
per un monitoraggio che, a nostro parere, dovrebbe essere permanente per
arrestare l'escalation delle malattie professionali e degli infortuni
sul lavoro. Certo i risultati del monitoraggio saranno argomento principale
di confronto tra il governo e le parti sociali per un concreto passo avanti
nell'ambito del miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori
nei luoghi di lavoro.
Pietro Lucadei
prevenzione e sicurezza sul lavoro - S. Benedetto T., 2000-12-11
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