MOBBING
nuova frontiera della sicurezza sul lavoro

Il fenomeno del mobbing in forte crescita è l'oggetto del disegno di legge n.4265 (tutela della persona che lavora da violenze morali e psicologiche in ambito lavorativo), attualmente in discussione al senato. In otto articoli la proposta di legge definisce tutti gli aspetti di questo fenomeno di terrorismo psicologico presente nei luoghi di lavoro con persecuzioni e molestie tra lavoratori o tra lavoratori e datori di lavoro. Il campo applicativo è per tutte le tipologie di lavoro, pubblico e privato, indipendentemente dalla loro natura, mansione e grado. La tutela è per lavoratrici e lavoratori che subiscono violenze morali e psicologiche sul lavoro con sistematici atti vessatori, persecuzioni, rimozione senza motivi da incarichi, sottostima dei risultati e tutte le azioni che danneggiano ed offendono la personalità. Nei confronti di coloro che attuano azioni del mobbing si configurano responsabilità disciplinari con obbligo al risarcimento del danno biologico certificato. Le responsabilità gravano anche su chi denuncia consapevolmente situazioni di mobbing inesistenti per ottenere vantaggi comunque quantificabili. Su istanza della parte interessata il giudice può disporre che del provvedimento di condanna o di assoluzione sia data informazione, a cura del datore di lavoro, mediante lettera ai dipendenti del reparto in cui si è verificato il mobbing, omettendo naturalmente il nome della persona che ha subito violenza e persecuzione. Come previsto dall'art.3 del ddl n.4265, il datore di lavoro dovrà anche informare periodicamente i lavoratori per …"prevenire casi di violenza morale e persecuzione psicologica" e curare gli aspetti organizzativi aziendali con correttezza e trasparenza, specialmente per quanto riguarda i ruoli, le mansioni, le carriere e le mobilità. Qualora siano denunciati, da parte dei lavoratori, comportamenti di mobbing , anche a livello di sintomi, il datore di lavoro e le rappresentanze sindacali hanno l'obbligo di attivarsi tempestivamente per accertare i fatti ed applicare procedure per il superamento delle situazioni a rischio. I lavoratori hanno diritto a due ore di assemblea annuali, al di fuori dell'orario di lavoro, per trattare i temi riferibili al mobbing. Nell'attesa dell'applicazione di questa legge specifica, che allineerà l'Italia agli altri paesi europei, i casi di mobbing sono regolati dall'art.2087 del codice civile che prevede, tra i compiti dell'imprenditore, "l'adozione di misure necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori". Il mobbing è molto più diffuso di quanto dicono i dati a disposizione perché sono ancora molte le persone che non vengono allo scoperto denunciando i torti subiti. La legge era necessaria quindi per debellare questo fenomeno in aumento, specialmente nelle piccole imprese con scarsa rappresentanza sindacale e negli enti pubblici in occasione delle variazioni dei colori politici delle amministrazioni.


Pietro Lucadei

prevenzione e sicurezza sul lavoro - S. Benedetto T., 2000-07-17