Il fenomeno infortunistico registra un aumento costante
tale che, se si confermasse come tendenza per l'anno 2.000, potrebbe vanificare
tutti gli sforzi profusi per raggiungere l'obiettivo della riduzione previsto
dal piano sanitario nazionale. Dall'analisi dei dati risulta che circa
il 50% degli incidenti mortali sul lavoro sono classificati come "in
itinere" (tragitto da casa e lavoro) e in gran parte avvenuti alla
guida di mezzi di trasporto delle merci aziendali. Con la ristrutturazione
del sistema produttivo tradizionale non esistono più scorte perché
il "just on time" ha trasferito il magazzino sulle strade e
i semilavorati sono trasportati da una fabbrica all'altra con la conseguenza
della congestione del traffico e dell'incremento degli incidenti stradali.
Sono dati sui quali riflettere perché il rilevante beneficio economico
che ha avuto l'impresa con il "just on time" ha prodotto nuovi
impatti ambientali e un aumento di infortuni su strada con esiti di gravi
lesioni permanenti o mortali. Intanto il consiglio dei ministri ha approvato
un piano straordinario per la sicurezza sul lavoro con programmi di azioni,
nel breve e medio termine, per definire una politica di coordinamento
degli interventi, a partire dall'attuazione tempestiva di "Carta
2.000", il manifesto programmatico per la sicurezza del dicembre
scorso. Il piano straordinario prevede in particolare:
- promozione della cultura della sicurezza come patrimonio della collettività
con iniziative di assistenza e consulenza, soprattutto per le piccole
e medie aziende;
- formazione e informazione che non si limiti al formale rispetto legislativo
ma si traduca in reale condizione di sicurezza nei luoghi di lavoro mediante
una formazione certificata ed articolata, in rapporto al tipo di attività
lavorativa, con speciale riguardo agli apprendisti:
- attuazione del progetto informatico "sicurezza 626" mediante
apposito sito internet dedicato in modo specifico all'informazione per
la sicurezza sul lavoro;
- attivazione del coordinamento della vigilanza integrata tra ispettori
del lavoro e ispettori INAIL con particolare attenzione al lavoro sommerso;
- completamento della normativa di attuazione della legislazione di sicurezza
(277/91,626/94, 494/96);
- incentivi per la sicurezza con sgravi o recuperi fiscali sugli investimenti
relativi alla sicurezza, compresi gli investimenti in formazione ed informazione.
Pietro Lucadei
prevenzione e sicurezza sul lavoro - S. Benedetto T., 2000-05-29
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