Vorrei non dover più affrontare su queste pagine
l'emergenza incidenti sul lavoro e riportare in proposito notizie meno
traumatiche. Invece sono ancora qui a commentare fatti poco confortanti,
relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro, di un paese che dovrebbe
allinearsi agli standard europei ma non riesce nell'intento. Purtroppo
il lavoro ammazza ancora o provoca invalidità permanenti. Molteplici
le ragioni ma non certo per scarsità di legislazione, soluzioni
e organizzazioni adeguate messe a disposizione dalle moderne tecnologie.
Come più volte ripetuto quello che manca è la cultura della
sicurezza, un atteggiamento superficiale che non mette in pratica le conoscenze
acquisite e non applica correttamente e in modo efficace la normativa
vigente. Prolifera un tipo di lavoro imprenditoriale pseudoautonomo che
in pratica si trasforma in lavoro a cottimo, senza regole, nero, sommerso.
Questa situazione Questa situazione è alla base del crescente fenomeno
degli infortuni che non accenna a diminuire.Carichi di lavoro sempre più
intensi, norme di sicurezza disattese, turnover elevato per la crescente
competitività fanno ricadere le conseguenze sulla pelle dei lavoratori
con anche i diritti di base negati. Gli enti pubblici addetti al controllo,
a corto di uomini e mezzi, possono fare ben poco ed intervengono ad incidente
accaduto per stilare il verbale. Occorre invece aumentare gli organici
e passare da una impostazione di controllo repressivo ad una preventiva
con una politica premiante a favore della sicurezza. È quanto prevede,
tra l'altro, il disegno di legge 4068, già approvato dalla commissione
lavoro del senato, con facilitazioni ed incentivi alle imprese che investono
in sicurezza. Per contrastare il crescente numero degli infortuni occorre
anche rendere operative le norme che stabiliscono le quote minime che
le imprese devono destinare alla sicurezza per partecipare alle gare degli
appalti pubblici. Tali quote devono essere indicate nel bando in un capitolato
a parte e non possono essere assoggettate a ribasso d'asta. Si spera inoltre
che nella prossima finanziaria si preveda il potenziamento per gli organici
degli addetti al controllo con un coordinamento stretto tra tutti gli
enti per migliorare la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro
ed arginare il crescente fenomeno infortunistico.
Pietro Lucadei
S. Benedetto T., 2000-10-03
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