La massiccia produzione mondiale di manufatti contenenti
amianto, la cui applicazione ha raggiunto la massima diffusione tra gli
anni settanta/ottanta, antecedentemente alle vigenti restrizioni normative
sanitarie ed ambientali, ha determinato una diffusa presenza di questo
minerale in strutture edilizie mobili ed immobili, in impianti e macchinari
di ogni genere, per le proprietà chimico-fisiche e meccaniche della
sua fibra: incombustibilità, stabilità chimica, resistenza
alla trazione, resistività elettrica, potere legante, elevata flessibilità,
facile filabilità e tessibilità, capacità fonoassorbente
e termoisolante. In conseguenza è andato progressivamente crescendo
il rischio per la salute dell'uomo negli ambienti di lavoro e di vita,
per il potenziale rilascio di fibre di amianto dai materiali che Io contengono,
durante la loro lavorazione e manipolazione, oppure, soprattutto per materiali
di tipo friabile, a causa delle sollecitazioni meccaniche esterne (pressione
manuale, urti, correnti d'aria, infiltrazioni d'acqua, vibrazioni, ecc...)
o per progressivo degrado naturale (aggressioni del vento, ecc..). L'esposizione
avviene attraverso inalazioni di polveri/fibre aerodisperse, che vengono
rilasciate dai materiali contenenti amianto. I danni gravi, spesso irreversibili,
che derivano anche dopo 20-30 anni dall'esposizione alle fibre di amianto,
sono principalmente a carico delle vie respiratorie: asbestosi, placche
e versamenti pleurici, cancro polmonare, mesotelioma pleurico o peritoneale.
La Regione Marche, con particolare attenzione alla protezione della salute
e dell'ambiente (in attuazione alla legge n. 257 del 27.03.1992-art. 10,
che detta norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto), ha
adottato, con delibera di Giunta Regionale n. 3496 del 30.12.1997, il
"Piano Regionale Amianto", con l'intento di presentare il problema
nelle corrette proporzioni e di evitare ingiustificati allarmismi. Il
Piano prevede azioni volte al raggiungimento della conoscenza complessiva
del rischio amianto, fornisce una guida di riferimento per gli interventi
di rimozione dei manufatti che lo contengono e promuove la fonmazione
dei soggetti coinvolti nelle molteplici fasi: dal controllo delle condizioni
di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro, in cui esista
ancora il rischio, alle fasi finali di smaltimento dei rifiuti e di bonifica
delle aree ed alla sorveglianza sanitaria ed epidemiologica degli esposti
al rischio amianto. Martedì 24 settembre, presso la Sala Conferenze
del Comune di S.Benedetto T., il Dipartimento di Prevenzione dell'AUSL
12 di San Benedetto del Tronto ha organizzato, nell'ambito del Piano Operativo
Censimento Amianto Imprese ed Edifici, un convegno sul tema, in collaborazione
con l'Arpam e con i Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL di Fermo ed
Ascoli P. Questo per garantire una informazione corretta ad opera di esperti
del settore che operano nel campo della prevenzione del rischio di esposizione
alle fibre di amianto, a tutela della salute umana e dell'ambiente. Nell'ambito
dell'incontro sono state presentate le finalità e i metodi del
censimento, con la illustrazione delle schede di autonotifica destinate
alla rilevazione, ed è stata inoltre affrontata la complessa problematica
legata all'amianto con particolare riferimento al rischio di esposizione.
Oltre agli operatori del settore, importante la presenza di molti studenti
delle scuole superiori, per un momento d'informazione e sensibilizzazione
sulle problematiche di igiene e sicurezza negli ambienti di vita e di
lavoro con particolare riferimento all'amianto. Dopo i saluti del Sindaco
di S.Benedetto T. e del Commissario Straordinario dell'AUSL 12, i rischi
da esposizione, le finalità del censimento, i metodi di rimozione
e smaltimento e gli aspetti ambientali sono stati illustrati rispettivamente
dai relatori Dr. Trincia, Dr. Santone, Dr.ssa Braconi e Dr. Giuli. Contestualmente
i Tecnici della Prevenzione delle AUSL 11, 12 e 13 hanno mantenuto attivo
un infopoint ed un box per la proiezione continua di audiovisivi relativi.
Non vi è dubbio sull'importanza dell'iniziativa, organizzata in
contemporanea con la spedizione delle schede di autonotifica per il censimento
delle imprese che operino nel settore di smaltimento o bonifica di materiale
contenente amianto, degli edifici industriali, degli edifici pubblici,
dei locali aperti al pubblico, di utilizzazione collettiva, dei blocchi
di appartamenti, delle singole unità abitative private, con presenza
di amianto libero o in matrice friabile o compatto. L'obiettivo del censimento
è quello di definire a livello regionale l'entità del rischio
di amianto, nonché di sviluppare successivi programmi di maggiore
tutela sanitaria ed ambientale, incentrati su azioni preventive, sempre
più mirate per la popolazione. Per il successo dell'iniziativa
si auspica la collaborazione dei cittadini con la certezza di una nuova
crescita culturale e di una maggiore attenzione ai problemi di igiene
e sicurezza.
Per informazioni è possibile contattare:
- Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda USL 12, in piazza Nardone
(tel 0735.793673 - fax 0735.588017)
- A.R.P.A.M. Dipartimento Provinciale di Ascoli Piceno
(tel 0736.358065 - fax 0736.358061)
Pietro Lucadei
San Benedetto del Tronto, 2002-09-25
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