Un incontro-dibattito sul tema elettrosmog è stato organizzato
e coordinato dal presidente del CO.CI.CEM locale Maria Cristina Ribichini
Donati il 24 novembre scorso, presso la sala consiliare comunale di San
Benedetto del Tronto, per discutere con i cittadini gli aspetti sanitari,
ambientali e urbanistici, dopo la recente approvazione della legge quadro
36/01. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito l'inquinamento
elettromagnetico tra i principali problemi per l'uomo moderno e il problema
preoccupa la cittadinanza dopo che studi epidemiologici hanno riferito
che vi può essere correlazione tra esposizione prolungata e lo
sviluppo di alcune forme tumorali e di altre patologie meno gravi (disturbi
alla tiroide, cataratta, insonnia, cefalea, astenia, irritabilità,
ecc.). L'elettrosmog, inoltre, è più subdolo rispetto ad
altre forme d'inquinamento perché non è immediatamente percepibile.
Per questi motivi i vari CO.CI.CEM si sono organizzati in un coordinamento
regionale per avere più peso nei confronti delle forze politiche
ed hanno vigilato durante le fasi di preparazione della legge quadro 36/01
che ha i punti chiave nei seguenti punti:
- concessione edilizia per l'installazione dei nuovi impianti;
- obiettivi di qualità fissati in 3 V/m;
- modifica degli strumenti di programmazione urbanistica;
- obbligo per i gestori di verifica, adeguamento e/o delocalizzazione
degli impianti esistenti;
- limitatore di potenza sugli impianti strumentazione per il monitoraggio
continuo dei dati.
Sull'inquinamento elettromagnetico ha relazionato il Dr. Gambarra dell'Università
di Urbino, il quale ha chiarito gli effetti sulla salute in bassa frequenza
e gli effetti termici e non termici sulla salute in alta frequenza. Nonostante
le conoscenze non ancora dettagliate sui meccanismi di azione con cui
l'elettrosmog in bassa ed alta frequenza influisce sull'organismo, le
conclusioni di studi epidemiologici associano patologie, anche gravi,
per esposizioni acute e correlano le stesse patologie ad esposizioni a
lungo termine. Il dibattito tra i relatori e i cittadini ha chiuso l'incontro
e il numeroso pubblico presente ha dimostrato quanto il problema è
sentito da tutti. Ricordiamo infatti che, sia nell'ambiente esterno sia
domestico, viviamo immersi in un invisibile e subdolo smog elettromagnetico:
dai tralicci dell'alta tensione, ripetitori TV, antenne per radiomobili,
ai semplici ma non meno dannosi forni a microonde, rasoi elettrici, telefonini,
lavastoviglie, radio, TV, computer, ecc. Ora si spera nell'applicazione
dei limiti stabiliti dalla legge per raggiungere gli obiettivi di tutela
e di qualità a garanzia del diritto alla salute.
Pietro Lucadei
San Benedetto del Tronto, 2001-11-24
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