Come previsto dalla Legge 257/92 e dal DPR 8 agosto 1994,
la Giunta della Regione Marche ha approvato il "Piano Regionale Amianto",
un piano di protezione dell'Ambiente, di decontaminazione, di smaltimento
e di bonifica per la difesa dai pericoli derivanti dall'amianto. I risultati
finali della rilevazione saranno inseriti in un archivio e trasmessi al
Ministero della Salute per una prima valutazione globale del rischio di
esposizione. Alla rilevazione partecipano, oltre ai Dipartimenti di Prevenzione
delle Aziende USL, anche l'Assessorato Regionale alla Sanità, l'Agenzia
Regionale alla Sanità e l'ARPAM. Per il censimento sarà
richiesta la collaborazione di tutti i cittadini per individuare, mediante
la compilazione di apposite schede, le situazioni di rischio. Gli obiettivi
primari indicati nel piano riguardano il censimento delle situazioni potenzialmente
a rischio per presenza e/o esposizione ad amianto e in particolare: scuole
e ospedali, edifici pubblici e/o aperti al pubblico, capannoni con componenti
in cemento-amianto, edifici e strutture dove è presente amianto
e amianto spruzzato, materiale rotabile accumulato nelle stazioni, siti
di smaltimento dei rifiuti contenenti amianto al fine di una corretta
vigilanza.
- Cos'è l'amianto? Con il termine amianto o asbesto si intende
un gruppo di minerali naturali a struttura fibrosa separabile in fibre
sottilissime e resistenti che rendono l'amianto un materiale: indistruttibile,
resistente al calore e al fuoco, resistente all'azione degli acidi, molto
flessibile, filabile e adatto anche per creare tessuti, dotato di proprietà
fono-assorbenti e fono-isolanti. Queste caratteristiche, insieme al basso
costo di lavorazione, ne hanno favorito l'impiego in diversi campi, dall'edilizia,
all'industria, ai trasporti, soprattutto negli anni 1960-:-1980. Nel 1973
l'Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro di Lione incluse l'amianto
in un elenco di sostanze ritenute cancerogene per l'uomo. Alla fine degli
anni '70 si diffonde la consapevolezza di interventi preventivi e riparatori
al problema e la CEE ne fa oggetto di una raccomandazione nel 1983 che
in Italia viene recepita nel 1986. Con questa direttiva CEE nasce la prima
norma quadro europea sulla protezione dei lavoratori verso l'esposizione
ai principali agenti chimici, fisici e biologici tra cui l'amianto. Nel
1992 l'Italia si pone al passo con altri paesi europei con la Legge 257
che prevede il divieto assoluto di estrazione, importazione, esportazione,
commercializzazione produzione di amianto e di prodotti contenenti amianto
nei successivi 2 anni. L'amianto quindi non è più stato
utilizzato nei prodotti realizzati dopo il 1994.
- L'amianto è pericoloso?
L'amianto è pericoloso quando esiste la possibilità che
le fibre di cui è costituito si disperdano nell'aria e quindi vengano
respirate. Se l'amianto e compatto non esistono particolari rischi per
la salute. Il materiale si presenta duro e le fibre sono fortemente legate
tra loro. Solo se danneggiato per abrasione, con martello, trapano, ecc.,
provoca il rilascio di fibre. Se l'amianto è friabile, cioè
può essere facilmente sbriciolato o ridotto in polvere mediante
semplice pressione manuale, esiste il pericolo di inalare le fibre.
- Dove possiamo trovarlo?
Negli Edifici: canne fumarie, isolanti per coibentazioni, linoleum, pannelli
acustici, serbatoi per acqua, tetti, pannelli e tubazioni in cemento-amianto.
Nelle industrie: come isolante termico negli impianti ad alta e bassa
temperatura (centralui termiche, industrie chimiche, zuccherifici, fonderie,
ecc.
Nei mezzi di trasporto: rivestimenti isolanti di treni, navi e bus, nei
freni e nelle frizioni, negli schermi parafiamma, nelle guarnizioni.
- Quali sono le patologie legate all'amianto?
L'esposizione alle fibre di amianto è associato a malattie dell'apparato
respiratorio.
Il cancro del polmone è il tumore più frequentenegli esposti
ad amianto per motivi professionali; il fumo di sigarette potenzia enormemente
l'effetto cancerogeno dell'amianto.
Il mesotelioma è un tumore raro, della membrana di rivestimento
del polmone (pleura), dell'intestino (peritoneo), del cuore (pericardio);
la latenza di questa malattia è molto lunga (superiore ai 20 anni).
L'asbestosi è una malattia cronica, tipicamente professionale,
la prima ad essere stata correlata all'inalazione di amianto e si manifesta
per esposizioni prolungate medio-alte.
- Cosa fare
Se il materiale è compatto e in buone condizioni, non è
pericoloso, ma occorre evitare abrasioni e danneggiamenti ed attuare un
programma periodico di controllo e manutenzione del materiale.
Se il materiale è friabile, danneggiato o deteriorato, sono necessari
interventi di bonifica o rimozione e smaltimento; tali interventi vanno
effettuati da apposita ditta autorizzata e specializzata.
- Cosa non fare mai
Demolire edifici o parte di essi prima di aver rimosso correttamente l'amianto.
Gettare materiali contenenti amianto nel cassonetto dei rifiuti, sul ciglio
stradale o altri luoghi.
Frantumare, segare, forare, tagliare i materiali contenenti amianto.
A breve scadenza verrà organizzato un convegno sul tema presso
la Sala Consiliare Municipale di San Benedetto del Tronto e per informazioni
è possibile contattare:
- il Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda USL 12, in piazza Nardone
(tel 0735.793673 - fax 0735.588017)
- A.R.P.A.M. Dipartimento Provinciale di Ascoli Piceno
(tel 0736.358065 - fax 0736.358061)
Pietro Lucadei
San Benedetto del Tronto, 2002-09-02
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