Salute e sicurezza sul lavoro, una necessità che
accomuna le parti sociali, il governo e le istituzioni per ridurre drasticamente
malattie professionali, infortuni e morti sul lavoro. Questo perché
la promozione della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro
è uno dei compiti fondamentali per uno stato moderno che deve realizzare
condizioni legislative e strumenti idonei allo scopo in tempi rapidi.
Da questi presupposti nasce "Carta 2000", il manifesto programmatico
che individua i parametri da seguire, percorrendo una strada comune, per
portare l'Italia in Europa anche per quanto riguarda gli indici di incidenza
di malattie professionali ed infortuni. Certo la legge da sola non basta:
occorre anche una corretta cultura della sicurezza e della prevenzione
che deve essere divulgata anche a scuola per avere i futuri lavoratori
ed imprenditori già formati ed informati e consapevoli che lavorare
in sicurezza, oltre a tutelare l'individuo e la collettività, abbatte
i costi sociali. I contenuti di Carta 2000, scaturiti come detto da un
lavoro di concertazione tra parti sociali, governo ed istituzioni, sono
divisi in quattro capitoli di impegni per il lavoro in sicurezza, molti
dei quali già realizzati o in via di definizione.
Il capitolo primo è dedicato agli impegni normativi per armonizzare
la legislazione con il recepimento delle direttive CE ed atti di indirizzo
per la standardizzazione applicativa su tutto il territorio nazionale,
tenendo conto della specificità del sistema produttivo italiano
composto principalmente dalle piccole e medie imprese. Per questo sono
stati approvati decreti interministeriali per completare la 277/91, la
626/94, la 494/96 e, in particolare, la 334/99 (Seveso 2) per il controllo
dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose e
la 109/94 per gli appalti in sicurezza. Sono attese inoltre modifiche
ed integrazioni per la legislazione a tutela delle vittime del lavoro
e per gli esposti, colpiti da patologie, non più in grado di provvedere
al proprio sostentamento e a quello dei familiari.
Nel secondo capitolo sono descritti gli impegni previsti dal piano sanitario
nazionale che deve garantire, mediante i dipartimenti di prevenzione delle
ASL, su tutto il territorio una corretta informazione e formazione di
livello omogeneo ed essenziale.
Il capitolo terzo individua l'adozione della semplificazione delle procedure
di applicazione delle misure di sicurezza privilegiando le esigenze delle
piccole e medie imprese. Il governo si impegna anche a promuovere la cultura
della prevenzione e della sicurezza in ambito scolastico mediante nuovi
programmi di studio. Una formazione ed informazione privilegiata si farà
per gli apprendisti, per gli addetti alle attività con pericoli
rilevanti e per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
Il quarto capitolo è dedicato alla necessità di incrementare
la vigilanza definendo nuove metodologie orientate al controllo dei processi,
delle procedure di lavoro e sviluppando le attività di prevenzione
con adeguata formazione ed informazione mediante sportelli a livello decentrato,
dedicati agli utenti. Importante anche la sorveglianza dei rischi, dei
danni da lavoro e il monitoraggio conoscitivo dell'applicazione della
626/94 con diffusione dei risultati delle diverse realtà lavorative.
Pietro Lucadei
ambiente, prevenzione e sicurezza - S. Benedetto T., 27 mar 2000
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