Il 16 maggio scorso, presso il centro universitario di ricerca e didattica
in acquicoltura e maricoltura (CURDAM) di San Benedetto del Tronto, un
interessante convegno di parassitologia è stato organizzato dalla
Prof.ssa Annette Hablutzel dell'Università di Camerino. Gli studenti
del corso di laurea in "Produzione, Sanità e Conservazione
degli Organismi Acquatici" della facoltà di Medicina Veterinaria
hanno avuto così il modo di allargare le loro conoscenze mediante
questo seminario che, dal polo didattico di San Benedetto del Tronto,
è stato trasmesso in videoconferenza anche presso il dipartimento
di biologia molecolare, cellulare ed animale di Camerino. All'ordine del
giorno l'anisakis, un pericoloso parassita sulla cui storia, attualità
e prospettive ha relazionato il Dr. Stefano D'Amelio del dipartimento
di Scienze di Sanità Pubblica, sezione Parassitologia, dell'Università
"La Sapienza" di Roma. Numerosi i temi parassitologici trattati
e, per quanto riguarda gli aspetti relativi all'uomo, è stato spiegato
come evitare il contagio che avviene alimentandosi con pesce crudo. Le
larve di anisakis, infatti, passano indisturbate dalle viscere del pesce
all'uomo se non vengono distrutte mediante la cottura, il congelamento
o la salatura. Gli effetti dannosi vanno da pericolose reazioni allergiche
anche gravi ad infezioni del tratto gastrico e ad insediamenti cistici
nell'intestino. La cura in questo ultimo caso è solo chirurgica
e, ancora oggi, non è sempre facile capire subito la relazione
tra i sintomi e la malattia. Non resta che prevenire quindi e, nonostante
la prevenzione assicurata dalla sanità pubblica che ispeziona il
pescato, sarà bene non consumare il pesce crudo o marinato perché,
come detto in precedenza, le larve del parassita vengono distrutte solo
mediante il congelamento, la cottura o la salatura.
Pietro Lucadei
San Benedetto del Tronto, 2002-05-17
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