Dopo anni di discussioni il legislatore ha varato norme più complete
e definitive per la tutela del consumatore: con l'anagrafe del bestiame
la fettina non sarà più anonima ma con regolare certificato
che indicherà la razza, la provenienza dell'animale e perfino la
sua alimentazione. Il tutto farà capo al ministero della sanità
che, tramite i dipartimenti di prevenzione delle ASL, gestirà questa
riforma che prevede molti obblighi per gli allevatori e in particolare:
- ogni allevamento sarà codificato;
- ogni allevamento dovrà avere un registro con i dati anagrafici
del responsabile dell'azienda, le caratteristiche della stalla e i dati
riferiti ai singoli animali (razza, nascita, vendita, acquisto, tipo di
alimentazione, morte, ecc.);
- il registro, con le pagine numerate e vidimate dalla ASL, va aggiornato
settimanalmente e tenuto a disposizione degli organi di controllo per
almeno tre anni;
- ogni animale sarà contrassegnato da due marchi auricolari che
lo seguiranno come un passaporto fino alla macellazione o alla morte quando
saranno riconsegnati alla ASL.
Questo sistema, reso necessario dalla crescente richiesta di qualità
ad origine controllata da parte del consumatore, specialmente dopo gli
scandali dell'encefalopatia spongiforme, è stato ben accolto anche
dagli allevatori che potranno così certificare la loro qualità
e difendersi dai prodotti anonimi della globalizzazione. Con questa nuova
anagrafe, inoltre, scompariranno anche i veri o presunti scandali sulle
quantità dei bovini, sulle quote latte e sui premi dell'unione
europea alle aziende agricole. Ogni animale, infatti, potrà essere
macellato solo se munito dei marchi auricolari e sono previste forti sanzioni
per il non rispetto della legge e per i capi trovati dalla vigilanza senza
la relativa "carta di identità". Ora si attende che la
Regione renda applicativa la nuova modifica legislativa ma le prossime
elezioni e la fine anticipata dei consigli regionali allungheranno certamente
i tempi. Si spera comunque di non dovete aspettare molto per questi provvedimenti
e venire così incontro alle giuste esigenze degli allevatori e
dei consumatori.
Pietro Lucadei
S. Benedetto T., 14 mar 00
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