Natale 2005:
feste all’insegna del risparmio

Quest’anno, sotto l’albero di Natale, troveremo tutti qualche regalo in meno. Secondo un’indagine della Swg-Confesercenti sul comportamento degli italiani in fatto di spese natalizie e sull’impiego delle tredicesime, ai doni sarà destinato il 5% in meno ( circa 195 milioni di euro) rispetto a dicembre del 2004. A condizionare le scelte sono soprattutto il peso di tasse e tariffe (+5%) e i continui aumenti dei carburanti (+3%), mentre diminuisce la percentuale di coloro che affermano di decidere le spese da fare in funzione degli aumenti dei prezzi (-2%), di un peggioramento della situazione familiare (-5%), delle preoccupazioni rispetto al posto di lavoro (-1%).
Una buona parte delle tredicesime degli italiani servirà per saldare i conti in sospeso, per coprire i mutui e le spese di casa e famiglia andando a penalizzare la quota riservata ai regali. A pagarne lo scotto parenti ed amici che riceveranno rispettivamente il 14% e l’8% di doni in meno rispetto allo scorso anno mentre i bambini si confermano i privilegiati con il 3% in più di giocattoli. Tra i regali
sarà boom per i televisori a cristalli liquidi e al plasma (+16%) e per i computer portatili (+9%), mentre diminuisce la corsa al cellulare che, essendo un bene diffuso tra quasi la totalità della popolazione, vedrà calare le richieste del 15%. La cautela nelle spese non impedirà, comunque, agli italiani di concedersi qualche viaggio: il 4% in più rispetto allo scorso anno passerà le feste, o parte di esse, viaggiando. E dopo tre o quattro anni di attesa anche i guardaroba torneranno ad arricchirsi grazie a un incremento della spesa per capi d'abbigliamento del 4%.
Quanto ai luoghi e alle modalità per l'acquisto dei regali di Natale, le grandi strutture commerciali restano le più frequentate dagli italiani (55%), seguite dai piccoli negozi (31%), e dai mercatini (13%). Le tre tipologie, però, perdono il 3% delle preferenze rispetto allo scorso anno a beneficio della rete Internet (+3%) che continua a crescere nelle preferenze dei consumatori.
"E' un Natale di speranza: si aspetta il miracolo, ma intanto si tira la cinghia", afferma il presidente della Confesercenti, Marco Venturi, commentando i risultati dell'indagine. "La boccata d'ossigeno ai consumi, che ogni anno auspichiamo il Natale porti con sé non ci sarà. La speranza espressa dagli italiani è anche la nostra: purtroppo, però, come dimostra il merito delle risposte date dagli intervistati, agli acquisti verrà destinata una parte sempre minore della tredicesima, allontanando ancora di più la ripresa economica".

Giovanna Sechini

Primo Piano, 2005-12-01