Borsellini Elettronici - gli italiani e le carte prepagate: verso un futuro senza contanti.

Le carte prepagate hanno conquistato gli italiani che hanno scoperto come liberarsi dall'estratto conto e dai suoi costi esorbitanti, senza dover diventare schiavi dei contanti. I “borsellini elettronici”, apparsi sul mercato due anni fa, hanno attirato clienti a tassi di crescita del 100% l'anno. Negli ultimi sei mesi le banche si sono rincorse per emettere nuove carte e per entrare in un business dove leader del mercato è Bancoposta, con oltre un milione e mezzo di prepagate. La Ssb, Società per i servizi bancari, stima che nel 2005 saranno tre milioni le carte in circolazione, 16 milioni le transazioni per un valore di un miliardo di euro. Si tratta di carte acquistabili a priori, con un credito a scalare, che non necessitano di un collegamento ad un conto corrente. Il sistema di funzionamento delle carte prepagate (in genere appartenenti al circuito Visa Electron) le accomuna alle più note carte telefoniche di cui, di fatto, sono una derivazione. Funzionano così: prima paghi, poi spendi. Quando i soldi sono finiti la carta si può ricaricare e la giostra dello shopping ricomincia. Svanisce l'incubo di andare in rosso. E' la riscossa di chi non può permettersi un conto corrente o un bancomat. E' la soluzione per dare la paghetta ai figli o per mandarli a studiare all'estero. E' una scorciatoia per gli extracomunitari. Viene scelta da sempre più aziende per versare la retribuzione dei lavoratori precari. Per di più è anonima. Per usarla non bisogna fornire il numero della propria carta di credito. La carta prepagata si caratterizza così come un mezzo sicuro e pratico per effettuare acquisti su Internet ed è proprio questo il motivo principale della diffusione di questo mezzo di pagamento tra i più giovani, che costituiscono la quota più significativa del mercato online. Intanto “nata per acquistare con sicurezza su Internet - spiega Vito Di Dario, direttore dell’Osservatore finanziario – è finita per diventare soprattutto la carta di chi una banca non ce l’ha”. Non a caso sono le Poste a guidare il fenomeno con Carta Postepay.

Giovanna Sechini


Primo Piano, 2005-11-22