Artisti toscani contro la pena di morte
Firenze – Il direttore artistico Piero Pelù presenta il concertone

Un evento unico ed imperdibile si terrà al Mandela Forum di Firenze in occasione della Festa della Toscana 2005 che ricorda il 30 novembre 1786, quando, per la prima volta nella storia dell’umanità, il Granducato di Toscana abolì la pena capitale dal proprio codice penale. Si tratta di un super concerto contro la pena di morte organizzato dal rocker fiorentino Piero Pelù per il prossimo 29 novembre. Sul palco saliranno, oltre a Pelù, grandi artisti e musicisti toscani come i Jubilee Shouters, Irene Grandi, Lorenzo Jovanotti, Pau dei Negrita, Erriquez della Bandabardò, Ginevra Di Marco, Riccardo Tesi, Paolo Hendel, Folco Terzani, Petra Magoni. Saranno presenti all’evento una settantina di presidenti di regioni europee, mentre ospite d’onore sarà il Sindaco di Mosca, che si è ufficialmente dichiarato contrario alla pena di morte. Inoltre, in contemporanea col concerto, trenta città di tutto il mondo – l’ultima che ha aderito è Toronto – illumineranno i propri monumenti in segno di solidarietà.
«Sono felice di essere toscano», ha esordito Pelù alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, «una regione che ha una tradizione così lunga di rispetto dei diritti umani non può che inorgoglire. Quella del 29 novembre sarà una serata unica, ci saranno grandi artisti e contiamo di avere delle belle contaminazioni sul palco. Ci sarà un gruppo fisso (nel quale suoneranno tra gli altri Francesco Magnelli e Saverio Lanza, ndr.) che accompagnerà tutti gli artisti, senza cambi palco, senza un presentatore, cercheremo di mantenere un filo rosso che unisca i vari momenti della serata».
L’ex frontman dei Litfiba non si è sbilanciato su una grande sorpresa, che sembra però riguardare il direttore d’orchestra Riccardo Muti, ma ha dato delle anticipazioni su quello che accadrà sul palco del Mandela Forum. «A Fosco Terzani, figlio di Tiziano, ho chiesto di cercare tra gli archivi del padre degli scritti su Tienanmen. A quei fatti sono molto legato perché ai tempi dei Litfiba scrissi “Il vento”, che parlava proprio di Tienanmen. L’idea è quella di abbinare “Il vento” agli scritti di Terzani. Io avrò come ospite Gianni Maroccolo e insieme suoneremo, oltre a “Il vento”, anche “Lousiana”, una canzone dedicata ad un condannato alla sedia elettrica. Pau canterà due brani dall’ultimo album dei Negrita, che è un lavoro perfettamente in sintonia con i temi della serata. Erriquez dovrebbe eseguire un pezzo di De Andrè, mentre con Jovanotti quella di riproporre “Il mio nome è mai più” è solo l’idea più ovvia, in realtà, compatibilmente coi suoi impegni e col tempo che avremo per provare, mi piacerebbe andare oltre e fare anche dell’altro».
Pelù ha tenuto poi a rendere nota una lunga lista di assenti giustificati, 54 artisti tra attori (Alessandro Benvenuti, Roberto Benigni, Davide Riondino), cantanti (Federico Fiumani, Andrea Bocelli, Gianna Nannini), musicisti (Stefano Bollani, Planet Funk, Les Anarchistes) che, per impegni improrogabili o per l’impossibilità logistica di inserire cinquanta artisti in due ore di show, non potranno essere presenti alla prima edizione di questo concerto contro la pena di morte. Da quello che hanno lasciato intendere sia Pelù che il presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini, infatti, il concerto è un evento che potrebbe essere ripetuto nei prossimi anni.
Significativa è anche la scelta della location. Dal 2004 il Palasport di Firenze porta il nome di Nelson Mandela, a cui Firenze, prima tra tutte le città del mondo, ha concesso la cittadinanza onoraria nel lontano 1985.
L’ingresso al concerto sarà gratuito, ma nel corso della serata saranno raccolti fondi in favore delle associazioni Nessuno Tocchi Caino e Amnesty International.

Pierluigi Lucadei

www.mandelaforum.it
www.pieropelu.com
www.nessunotocchicaino.it
www.amnesty.it

Primo piano – sabato 12 novembre 2005, ore 16.00