Chiaravalle, le sigaraie e la Manifattura
Una storia datata 1759 che si è trasformata in ricchezza,
tradizione, ricordi di famiglia. Tre i protagonisti: la città di Chiaravalle,
le donne impegnate nel lavoro nelle vesti di sigaraie e lo stabilimento della
Manifattura Tabacchi, che dal 2004 fa parte del gruppo Bat (British american
Tobacco). Oltre 250 anni di storia che oggi, a partire dalle ore 16, presso
il Teatro Comunale della cittadina marchigiana saranno raccontati in “Chiaravalle,
le sigaraie e la Manifattura”: un convegno ed una mostra (che resterà
aperta fino al 19 novembre), organizzati dal Comune di Chiaravalle, su un
progetto ideato dallo studio “Rosso di grana”. Un fenomeno storico
sociale, culturale che sarà ripercorso attraverso le parole di Luciana
Sbarbati, Eurodeputato, che parlerà delle radici di Chiaravalle unite
indissolubilmente con la storia della Manifattura tabacchi, tra ricordi e
futuro; l’assessore regionale alle Pari opportunità, Loredana
Pistelli, spiegherà invece come la donna, da sempre attiva nel sociale,
sia stata testimone ed interprete dello sviluppo economico; i contributi storici
ed imprenditoriali saranno invece curati da Alessandro Adotti, responsabile
degli Affari Corporate di British American Tobacco Italia. Ad illustrare la
modifica del paesaggio rurale delle Marche, in relazione all’evoluzione
delle tecniche agricole, con particolare riferimento al tabacco, provvederà
Rodolfo Santilocchi, professore ordinario dell’Università Politecnica
delle Marche, mentre invece Maria Orietta Varnelli farà il punto sulla
moderna imprenditoria femminile: che cosa non deve perdere dello spirito forte
delle donne operaie. A fare gli onori di casa il sindaco di Chiaravalle Daniela
Montali e il vicepresidente della Provincia di Ancona Giancarlo Sagramola.
Risalgono al 1873 le prime prove per la produzione delle sigarette a Chiaravalle.
Dopo il bombardamento della seconda guerra mondiale, la “fabbrica”,
come era chiamata la Manifattura, riprese la consueta attività di produzione
e tra il 1946 e il 1947 conobbe il momento più florido, arrivando ad
impiegare 2800 dipendenti, tra cui anche le “sigaraie” di altre
manifatture non ancora ricostruite o facenti parte del territorio italiano
(Zara e Fiume). Oggi lo stabilimento è unito al centro urbano grazie
anche alle “sigaraie” che, a fine ottocento, contribuirono a costruire
il viale dei platani (oltre 400), ancora oggi il viale più lungo della
regione.
A conclusione del convegno, sempre nel Teatro comunale, si terrà l’inaugurazione
della mostra fotografica, una selezionata raccolta di immagini dell’inizio
del secolo scorso che ben raccontano quello che era la vita delle donne, protagoniste
indiscusse del lavoro all’interno della Manifattura.
Oltre cinquanta fotografie d’epoca, belle inquadrature in bianco e nero,
raccolte con pazienza da Fabio Medici per l’associazione onlus “Gruppo
fotografico Manifattura Tabacchi”, e raccontate da Giancarlo Torresani,
fotografo direttore del Dac Fiaf. Momenti di lavoro, ma soprattutto di festa,
di pensionamenti, foto di gruppo. Ricordi di famiglia, gelosamente custoditi
nel cassetto che oggi rivedono la luce, assieme alle protagoniste di allora,
quasi tutte viventi, che presenzieranno all’evento.
-LA STORIA DELLA MANIFATTURA TABACCHI DI CHIARAVALLE
12/12/1757
i monaci concedono a privati la produzione e commercializzazione del tabacco
15/09/1759
A Gabriele Galantara viene concesso per contratto la costruzione della prima
manifattura per la lavorazione del tabacco La fabbrica è nata sui resti
dell’antico mulino dei monaci sito lungo il vallato di irrigazione costruito
dagli stessi
1798
nel primo anno della repubblica romana la fabbrica del tabacco viene venduta
ai francesi, dal rappresentante anconetano della repubblica romana.
1802
viene riconsegnata ai monaci cistercensi
1808
il governo napoleonico istituisce la REGIA DEI SALI E TABACCHI, la fabbrica
viene separata dai beni dei cistercensi. L’originaria costruzione della
fabbrica sui resti del mulino, viene abbattuta per fare posto ad una nuova
fabbrica, molto simile all’attuale nucleo centrale dell’attuale
manifattura. La costruzione è eseguita dall’ing. FABBRI di Pergola
su mandato del governo napoleonico
1841
il PAPA GREGORIO XVI visita la manifattura con i lavoratori schierati per
classi nella grande piazza esterna e benedice il personale e la fabbrica
1860
la fabbrica del tabacco di CHIARAVALLE entra a far parte della grande comunità
italiana delle MANIFATTURE TABACCHI
1868
Costituzione della REGIA COINTERESSATA DEI TABACCHI
1884
Il ministero delle Finanze prende la gestione delle manifatture creando l’azienda
tabacco detta DIREZIONE GENERALE DELLE GABELLE
1870
INAUGURAZIONE DEL VIALE DELLE SIGARAIE, circa 400 platani che partivano dalla
manifattura e raggiungevano il comune, al centro del paese; viene considerato
il viale più grande della regione
1927
Viene costituita l’amministrazione autonoma dei monopoli di Stato per
la gestione delle coltivazioni e delle manifatture
01/01/1999
trasformazione dei monopoli di stato in ente pubblico economico (E .T.I.)
2000
L’E.T.I. viene trasformato in società per azioni
17/07/2003
la B.A.T. (British American Tabacco) si aggiudica la proprietà dell’E.T.I.
PRODUZIONE
TABACCO DA FIUTO
dal 1869 al 1941 sospeso sino al 1950 prodotto fino al 1999
SIGARI
dal 1869 al 1941 sospesi sino al 1945 prodotti fino al 1972
SIGARETTE
dal 1922 al 2005
FORZA LAVORO
1954 totale 1055 donne 817 uomini 238
1960 totale 842 donne 614 uomini 228
1970 totale 516 donne 329 uomini 187
1975 totale 720 donne 160 uomini 560
1980 totale 638 donne 179 uomini 504
Primo Piano, 2005-11-04