CIBUS TEC 2005
Parma – il mondo delle tecnologie alimentari in fermento

Il bilancio di questa edizione del Salone internazionale del Food processing & packaging technology è stato certamente importante, soprattutto se si considera la fase di difficile congiuntura economica che il nostro Paese sta attraversando. Le piccole e medie imprese italiane hanno scoperto la fiera di Parma non come un optional, ma come una delle più importanti opportunità di marketing per proporsi al mercato in tempi di crisi; in questo senso Cibus Tec è considerato un momento fondamentale per i suoi settori di riferimento.
Settori che vanno dai processi delle filiere tecnologiche al confezionamento, dalla tracciabilità alla certificazione di qualità, sia per le aziende che per i prodotti.
Uno dei più grandi centri fiere d’Italia ha ospitato dal 18 al 22 ottobre circa mille espositori di 25 Paesi, che hanno rappresentato il meglio del mercato delle macchine e degli impianti per le industrie alimentari, attraverso l’esposizione all’interno del padiglione Tecnoconserve, dedicato alla storica mostra internazionale per le tecnologie di trasformazione e conservazione degli alimenti vegetali, ittici e animali; anche Milc è stato uno spazio di forte interesse, grazie all’esposizione delle tecnologie per l’industria lattiero-casearia, che in questi ultimi tempi è oggetto di grande attenzione per le novità che riguardano soprattutto il latte alimentare fresco, sia in merito alla rintracciabilità che all’etichettatura.
La principale novità dell’edizione 2005 è stato però il padiglione Multitecno, che ha manifestato la particolare attenzione rivolta alla logistica e alla tracciabilità alimentare: grazie all’allestimento delle iniziative EPC Days e Food.ID sono state illustrate le ultime tecnologie per l’identificazione automatica dei prodotti, lo stato dell’arte in tema di tracciabilità agroalimentare e le prospettive di filiera in un contesto sempre più attento al monitoraggio costante “dal campo alla tavola”.
Inoltre si è svolta una nuova edizione della mostra-convegno ExpoQualità, manifestazione dedicata alla qualità e alla certificazione, realizzata in collaborazione con UNI, Sincert, Sinal e Sit; ciò ha assunto importanza ancora maggiore, considerato che Parma è la sede dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), sottolineando perciò il rapporto di questa istituzione con gli organismi di certificazione operanti sul campo nazionale (CSQA, DNV, CERTIQUALITY, ecc…).
Il tutto è stato completato dall’organizzazione di convegni di livello internazionale, tra cui spicca quello di sabato 22 ottobre relativo a “Strumenti per la sicurezza e la qualità nella trasformazione alimentare”, organizzato da TeTa: sono state infatti illustrate le prospettive dei nuovi standard di prodotto (BRC, IFS, EurepGap) e dei sistemi di gestione (HACCP avanzati, ISO 22000), che si inseriscono nel contesto della rintracciabilità di filiera, già obbligatoria, e dei regolamenti del “pacchetto igiene”, in vigore dal 2006.
L’obiettivo è stato quello di favorire le certificazioni volontarie delle aziende del settore agroalimentare, così da anticipare ed enfatizzare le disposizioni legislative cogenti.

Francesco Serafini

Primo Piano – lunedì 24 ottobre 2005, ore 18:11