Tele-avversioni (tutto ciò
che vorreste non vedere in tv )
Rilasciato il sequestrato Enzo Paolo Turchi dall’isola
di Samanà.
Uno dei capitoli più laceranti della cronaca italiana. La tv del dolore
questa volta ha raccolto saltuariamente immagini e parole così sconvolgenti,
e il Tg degli assassini e delle calendariate, “Studio Aperto”
ha sorvolato sull’accaduto adducendo motivazioni di affiliazione reality-ana:
su Italia 1 ci si vota solo alla Talpa o al massimo al Grande Fratello.
Insomma, è cosi che mezza Italia ( o stando allo share….il 61
% degli italiani) ha ignorato il dramma che si è consumato sulla spiaggia
dell’Isola, a Samanà. Su quel lembo di sabbia, già tre
settimane fa avevamo assistito allo straziante pianto di tale Enzo Paolo Turchi,
professione coreografo e ballerino, cugino dei due castori 892&892 nonché
marito del sogno erotico anni 80 noto come Carmen Russo. Enzo Paolo stava
male. Per qualche ignoto motivo qualcuno della produzione dell’Isola
del Famosi lo aveva sequestrato, forse lo aveva tirato per il caschetto biondo,
forse lo avevano attirato col pretesto di fare un Tuca Tuca con le mangrovie,
fatto sta che su quell’isola ci è finito con l’inganno.
Lui non voleva andarci, ma evidentemente nel contratto matrimoniale con la
Russo la condivisione dei beni implicava anche la condivisione del reality,
e così se “Miss Drive In” due anni fa era finita sull’Isola
con Pappalardo, al povero Enzino quest’anno gli avvocati hanno imposto
un soggiorno con Maria Giovanna Elmi e Albano. Fatto sta che nella diretta
con “Simona-vabene-Ventura” il povero Turchi ha ripetuto per ore
intere e con la faccia solcata da lacrime che lui doveva uscire, che lui doveva
abbandonare l’isola, che insomma non potevano sequestrarlo li. Mentre
la Mona smanettando freneticamente invitava il naufrago a mantenere la calma,
dalla Cueva Massimo Caputi faceva sapere che per la liberazione del Turchi
sarebbe stato necessario sborsare un esoso riscatto. Insomma, gli italiani,
a suon di televoti, a suon di sms o di versamenti intestati alla Lele Mora
Agency dovevano cacciare di tasca propria i soldi per liberare quest’uomo
valoroso e virile, che al grido di “Carmeeeenn, fammi tornà,
fammi uscì”, dimostrava di saper convivere con la più
pericolosa fra le difficoltà quotidiane della vita: la presenza in
uno show televisivo.
Comunque, grazie ad uno stratagemma del format, la “Simona-eh-Ventura”
era riuscita a calmierare gli spiriti, bloccando Enzo Paolo su una spiaggia
con le donne, e avvisando i telespettatori che se non avessero pagato il riscatto,
i teleutenti Rai avrebbero ricevuto con il bollettino per il canone non l’orecchio
di Enzo Paolo a mò di Farouk Cassam, bensì i suoi capelli biondo
platino, terribilmente radioattivi.
Ma dopo otto giorni di prigionia in compagnia di cocchi, conchigioni, people
form Ibiza e mariti di Loredana Lecciso, in nostro eroe è riuscito
a liberarsi da solo: vi domanderete come? Forse la Rai ha deciso di ridarcelo
in cambio della soppressione di Baudo? No, pura fantascienza. Al contrario
il nostro “naufrago-piagnone” è riuscito a trovare la libertà
grazie ad uno stratagemma vecchio quanto il mondo, lo stesso che ha salvato
migliaia di studenti da interrogazioni, esami e compiti in classe: il mal
di pancia da dissenteria. Enzo Paolo infatti ha simulato forti dolori intestinali
per scappare da quell’inferno, e dopo una seria (ah ah) analisi medica
come un felino ossigenato è scattato verso il motoscafo che l’ha
riportato in teoria davanti ad una tazza del cesso in ceramica, in pratica
verso la libertà dal reality show.
Oggi Enzo Paolo è tornato in Italia, vive con la sua Carmeeenn e con
i suoi cani e fra un anno, solo quando l’esclusiva Rai sarà scaduta,
Italia 1 e Studio Aperto si occuperanno della sua drammatica storia, e magari
la Pivetti ci costruirà sopra un puntatone del suo favoloso “Giallo
1”, ribattezzato per l’occasione “Biondo Platino 1”.
Domenico Marocchi
Primo Piano, 12 Ottobre 2005