Beppe Grillo
Il fenomeno è al cubo grazie alla rete

Continua ad essere il comico più popolare d’Italia nonostante la permanente assenza dal principale mezzo di comunicazione del nostro Paese; il genio di Beppe Grillo è riuscito a trasformare il digiuno televisivo in un punto di forza, a sua volta amplificato da quello che sarà il futuro della comunicazione: internet.
Ormai da quindici anni le apparizioni del comico genovese in tv si contano sulle dita di una mano; ogni volta il successo incredibile di pubblico non riesce a fargli avere una piattaforma stabile nel piccolo schermo, il suo stile caustico e la sua comicità imprevedibile lo rendono difficilmente gestibile, perciò ostracizzato.
Grillo dal 1990 in poi riempie i palazzetti di tutta Italia durante i suoi tour dalle quasi cento date, iniziando ad affrontare i temi più impegnativi e controversi: energia, ambiente, salute, informazione ecc…
Il 2005 è l’anno che sconvolge gli equilibri e segna l’inizio di una nuova opportunità di raggiungere gli altri con l’informazione e la provocazione: Beppe Grillo apre un blog (www.beppegrillo.it), acronimo di web e log, che costituisce uno spazio interattivo attraverso cui comunicare e condividere informazioni.
Beppegrillo.it diventa un appuntamento quotidiano per gli internauti, che aumentano esponenzialmente fino a far raggiungere al sito più di 50.000 contatti al giorno, un po’ come avere a disposizione un piccolo quotidiano. Attraverso il sito, che è rigorosamente esente da pubblicità, i lettori vengono stimolati su argomenti che lo stesso Grillo mette in rete, viene data loro l’opportunità di partecipare alle discussioni grazie ai forum e vengono forniti i link per le nuove vie di comunicazione (ad esempio Skype) o per libri di autentica informazione ( “Il risparmio tradito”, “Regime”…).
Il blog è anche un mezzo per lanciare iniziative di democrazia diretta, ovvero senza l’intermediario istituzionale, che permettono di mandare messaggi significativi come ad esempio inviare una e-mail al Capo dello Stato per chiedere il ritiro delle truppe dall’Iraq, oppure sottoscrivere, attraverso un contributo, la richiesta di dimissioni di Antonio Fazio (appello “Fazio vattene!”) pubblicata lo scorso settembre su una pagina de La Repubblica.
Per questo mese Grillo ha promesso, grazie al contributo di chi vorrà aderire, l’acquisto di una pagina di una testata internazionale per pubblicare l’appello “Parlamento pulito”, con la richiesta di impedire a chi è stato condannato in via definitiva di poter sedere in Parlamento e quindi di rappresentarci.
L’invito è ovviamente a partecipare, anche simbolicamente, per sperimentare e dare forza alle iniziative di democrazia diretta, un nuovo modo di impegno civile alla vita democratica del nostro Paese.

Francesco Serafini


Primo Piano – venerdì 7 ottobre 2005, ore 18:43