Mascalzoni su e giù per la Civetta:
PHOTOGALLERY.

Diario di un’altra settimana in bianco.

-Domenica, 6 marzo.
Arrivo e sistemazione nell’albergo in località Bosco Verde di Rocca Pietore.

-Lunedì, 7 marzo.
Dopo gli accordi per mantenersi a bassa quota, almeno il primo giorno per acclimatare chi viene dal livello del mare, il capospedizione Middio decide invece di attaccare subito la Regina delle Dolomiti, la MARMOLADA, il mito dei Monti Pallidi. Lo seguiamo, dopo le inutili imprecazioni di rito, solo io, ( Ass) Cesare e il figlio Riccardo. Alla partenza da Malga Ciapela ci informiamo sulla temperatura in quota: il macchinista ci risponde con un laconico “abbastanza freddino”
( abbiamo saputo poi di meno 24 con il vento a non so quanti km orari). Ma ormai siamo in cima e, se non vogliamo congelare o magari far portare via dal vento il piccolo Riccardo, non ci resta che scendere subito a valle, giù per la mitica “Bellunese”.
--( la storica pista "la Bellunese", che da Punta Rocca (3.270 mt.) in 12 Km. porta a Malga Ciapela (1.450 mt.), è definita dalla stampa specializzata italiana ed estera la più bella dell'arco Alpino. Oltre allo straordinario panorama sulle Dolomiti, offre al visitatore un prezioso e ricco museo con cimeli e racconti del primo Conflitto Mondiale ( Guerra Bianca e Città di Ghiaccio) e la famosa cappella scavata nella roccia a Punta Rocca dove è conservata la Madonna consacrata da S.S. Papa Woiyla.).--
Si riparte subito per il Padon e l’Ornella verso Arabba, poi Porta Vescovo e ritorno per il pranzo in quota a base di salsicce, salame, pecorino, rosso piceno superiore, caffè, ammazza, …
--( L'area sciistica del Padon inizia a Malga Ciapela, si colloca ai piedi della Marmolada, sulle pendici soleggiate del Padon in collegamento con Arabba. Le sue piste, piacevoli e varie, si sviluppano su un dislivello di 900 metri, passano anche dal Passo Fedaia e dispongono di un perfetto campo scuola servito dagli skilift Arei 1 e Arei 2, con spazi adatti alla permanenza di tutta la famiglia. Per la sua posizione strategica la zona del Padon costituisce la cerniera tra le famose piste della Marmolada da una parte e di Porta Vescovo dall'altra. La contiguità con la zona di Arabba, attraverso il Passo Padon, colloca questa area nel cuore del Dolomiti Superski e ne fa il collegamento ideale per chi dal Veneto vuole accedere al Sella Ronda e per chi dalle valli dolomitiche centrali vuole sciare in Marmolada.)--

-Martedì, 8 marzo.
Mentre io mi riposo su e giù per il Padon e la Bellunese, Middio, Ass, Riccardo, Bec…, decidono di andare verso Arabba, Piz Boè, Corvara, Alta Badia e ritorno per il pranzo.

-Mercoledì, 9 marzo.
Tutti verso Alleghe e appuntamento ai Piani di Pezzè per girare intorno alla Civetta. Quindi tutte le piste di Fertazza, Pescul, Col dei Baldi, Palafavera, Crep di Pecol, Zoldo e ritorno.

-Giovedì, 10 marzo.
La Civetta ci è piaciuta e ce la rifacciamo anche oggi.

-Venerdì, 11 marzo.
Un salto a Cortina per incontrare Dante. Ammiriamo dall’auto lo splendido panorama del Passo Falzarego: Lagazuoi, Col Gallina, Cinque Torri… Incontro alla seggiovia Socrepes da dove partiamo subito per l’Olimpica, la Vertigine Bianca… e poi giù a prendere la Freccia nel Cielo per salire sulla Tofana.
--( Impressionante il panorama a 360 gradi da Ra Valles verso la vallata di Cortina con la Croda Rossa, Cristallo, Faloria, Sorapis, Antelao, Pelmo, Lastoni di Formin, Civetta…
http://www.dolomiti.org/ita/Cortina/viewpoint/VR/ravalles.html).--

Sabato, 12 marzo.
E’ l’ultimo giorno ed ancora non siamo andati da Tommaso. Non si può venire sulle Dolomiti e non andare a trovare l’amico Tommaso, quindi partiamo. Si va con l’auto, per portare anche Enrica, attraverso il Passo Fedaia, Canazei, Passo Sella, ed ecco Tommaso che ci accoglie nel suo Grill Bar-Tavola Calda-Pizzeria-Self Service a Plan de Gralba. Ci diamo appuntamento per il pranzo. Dopo un assaggio sul campetto portiamo Enrica a Piz Sella ( non ci credete? Guardate il filmato della photogallery). Allenamento in gigante per Riccardo, che deve fare la gara il 20, e sciate riposanti per noi tra Piz Sella, Piz Setur, Passo Sella, Col Rodella e ritorno per il pranzo. Chi incontriamo da Tommaso? Il maestro Antonio D’Orazio che faceva lo sci accompagnato e con il quale abbiamo ricordato le settimane in bianco trascorse a Mazzin di Fassa. Poi Middio ha colto l’occasione per raccontarci ancora una volta di quando disse al direttore “non sai chi sono io”. Tommaso, che ci delizia sempre con i prodotti tipici della valle, questa volta fa una sorpresa: inizia con il pesce. ( Macché, direte, il pesce sotto al Sassolungo? Certo, arriva spesso fresco fresco da San Benedetto del Tronto da parte del fratello, titolare del Ristorante l’Arco in Via San Martino). Poi giù tutto il resto fino al grappino scuro, quindi quello chiaro per sciacquare la bocca. Foto, saluti, abbracci e appuntamento alla prossima. Ma non è finita. Riccardo soffre il mal d’auto quindi si decide che verrà con me e Ass sugli sci almeno fino a Canazei per evitare i tornanti del Passo Sella. E sì che avevo mangiato e bevuto più del necessario, tanto tornavo con l’auto. E invece no: risalire a Piz Setur ( per fortuna non c’erano le cubiste), racchettare attraverso la Città dei Sassi per arrivare al Col Rodella e poi giù fino al Lupo Bianco; quindi il Belvedere e a tutta birra verso Canazei dove ci aspettano Middio ed Enrica con l’auto.

-Domenica, 13 marzo.
Si riparte per andarsi a godere gli ultimi due metri di neve lasciati a Monte Piselli.

Orestino, Giovannino, Carmine, Max …ci siete mancati!

Pietro

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Primo Piano, 2005-03-14