ZAFFERANO
Fiastra - una opportunità per le aziende agricole marchigiane.


Per la prima volta nelle Marche si è riusciti a portare a produzione due campi sperimentali di zafferano. E’ accaduto nell’alto Maceratese, in due piccoli appezzamenti di Fiastra e Pievetorina. Nel primo la produzione è stata di 7,50 grammi e nel secondo di 9,50 grammi, per un reddito commerciale calcolato in 180 euro. Il che significa che da quei terreni si può ricavare fino a 25 euro per metro quadrato. Un ottimo risultato, trattandosi di aree di montagna, spopolate e in via di abbandono. La nascita dei primi frutti di zafferano “marchigiano” è stata festeggiata all’Abbadia di Fiastra. Luciano Ramadori, presidente del Gal Sibilla, ha ringraziato enti ed istituti che hanno consentito di realizzare l’iniziativa. mentre Andrea Catorci, responsabile del gruppo di studio, ha spiegato che il progetto, curato dal Dipartimento di botanica ed ecologia dell’Università di Camerino, in collaborazione con il Parco dei Sibillini, riguarda oltre allo zafferano anche il recupero e la sperimentazione di piante officinali e medicinali come la melissa, il cardo mariano, la valeriana, il tarassaco, l’anice verde e la malva. La sperimentazione proseguirà ancora un anno per studiare i fenomeni agronomici, definire le aree vocate a certe produzioni e individuare la filiera commerciale. Una dimostrazione pratica dell’impiego delle piante officinali è stata fatta dallo chef campione del mondo Roberto Sebastianelli.

in Primo Piano, 2004-12-09