In…Form…Azione

Guida in…Sicurezza-i Farmaci:
un opuscolo dell’I.S.S. e Min. Trasporti su Farmaci e Incidenti Stradali.



La guida rappresenta una delle più comuni e complesse attività psicomotorie, perchè impegna sia la mente che il corpo. Guidare un veicolo a motore richiede l’integrità dei processi svolti dal nostro cervello che ci permettono di capire quello che avviene intorno a noi, oltre ad un buono stato psicofisico.
Per esempio, molti sanno che l’alcol può alterare il delicato equilibrio tra le funzioni che permettono ad un individuo una piena efficienza nella guida, ma sono ben pochi quelli pienamente consa-pevoli del fatto che anche molti farmaci di uso comune possono interferire negativamente con tale attività.
Si tratta, tuttavia, di un problema da non trascurare poiché, nonostante siano molti i farmaci in grado di agire sul Sistema Nervoso Centrale (SNC) e che, con differenti meccanismi (dimi-nuita capacità di concentrazione, sonnolenza, ecc.), potrebbero ridurre molto la capacità di guida di un individuo, sono relativa-mente scarsi in letteratura i dati provenienti da studi controllati che consentano di superare definitivamente quelle che in molti casi rimangono delle fondate supposizioni.
La causa va probabilmente individuata nella difficoltà a stabilire con precisione quale sia la portata dell’interferenza esercitata dai farmaci sulla capacità di guida. Inoltre, quella che viene solitamente definita come diminuita capacità di guida potrebbe nascondere, al contrario, altre cause come: distrazione, emozione o affaticamento di chi guida e non aver, quindi, nulla a che vedere con i farmaci presi in esame.
Pur con queste difficoltà di valutazione, le conoscenze disponibili consentono comunque di delineare un quadro generale sufficiente-mente completo dei farmaci che, alle dosi usuali, possono compro-mettere la capacità di guida e impongono quindi un atteggiamento di particolare cautela, soprattutto nella prima settimana, o poco più, di assunzione del farmaco.
Sono stati fatti pochissimi tentativi per mettere in relazione l’uso dei farmaci con il verificarsi di incidenti. Gli studi più approfonditi sul-l’argomento indicano che non sono disponibili risultati veramente chiari e netti sul numero di incidenti stradali dovuti direttamente agli effetti di un farmaco assunto dal conducente coinvolto nell’incidente.
In effetti, fino ad oggi, solo pochi farmaci sono stati sottoposti a rigorosi esami di laboratorio associati con la misurazione dei loro livelli nei liquidi corporei (sangue, urina, ecc.). Inoltre, sono assai poco nume-rosi gli studi che hanno utilizzato gli stessi criteri nella scelta del loro campione sperimentale. Perciò risultano difficoltosi, se non impropo-nibili, i confronti dei dati ottenuti da differenti gruppi di ricerca e il non poter confrontare i dati tra loro rende assai difficile il giudizio sui risultati ottenuti. Tuttavia, come si è già avuto modo di dire in precedenza, i dati internazionali, pur parziali, sembrano confermare il fatto che l’uso te-rapeutico di alcune classi di farmaci può influenzare negativamente le capacità di guida, favorendo il determinarsi di incidenti stradali, non di rado ad esito infausto.
Questi effetti farmacologici, poi, vengo-no notevolmente potenziati dall’alcol e/o da terapie farmacologiche combinate, condi-zioni entrambi caratterizzate da effetti più marcati e duraturi, specie negli anziani o nei soggetti affetti da importanti patologie d’or-gano che possono spesso ridurre in modo cospicuo le capacità metaboliche dell’individuo (es. cirrosi epatica, insufficienza renale, ecc.), determinando un ridotta eliminazione dei farmaci ed il prolungarsi della loro azione farmacologica.
I farmaci potenzialmente pericolosi per la guida sono moltissimi ed appartengono a varie classi farmacologiche. Nessuna delle attuali clas-sificazioni, tuttavia, sembra essere completamente soddisfacente. Ad ogni modo la classificazione internazionale dei farmaci psicoattivi uffi-cialmente adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è la se-guente:
a) Sedativi-Ipnotici: Barbiturici, benzodiazepine, carbamati, etil-glutetimide, metaqualone.
b) Tranquillanti: Alcuni appartengono alla categoria prece-dente e comprendono benzodiazepine, fenotiazine, mepro-bamato.

c) Antidepressivi: Alcuni potenti enzimi inibitori, conosciuti con il nome di inibitori monoamino-ossidasi (o IMAO); composti triciclici e policiclici come amitriptilina, imiprami-na e maprotilina.
d) Stupefacenti: (esclusi cannabis e cocaina). Comprendono gli alcaloidi dell’oppio, come morfina e i suoi derivati, l’eroi-na, ed i sostituti sintetici dei derivati dell’oppio, come peti-dina e metadone.
e) Stimolanti: (esclusa la cocaina), Amfetamine, metil-fenidato, fenmetrazina, clorofentermina, mefentermina, ma-zindoIo.
f) Altri medicamenti: Diversi antistaminici, farmaci cardio-vascolari, purgativi e diuretici, alcuni ormoni, antidiabetici ed antipertensivi.

Consultare l’opuscolo allegato in pdf.

Guida_in...Sicurezza-i_Farmaci.pdf

Opuscoli e Schede di Formazione e Informazione, 2004-09-20