In…Form…Azione

Elettrosmog nei Luoghi di Vita e di Lavoro.
informazione ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs. 626/94.

Reso disponibile dal Servizio di Prevenzione e Protezione del Ministero dell’Istruzione l’opuscolo intende offrire un supporto per l’informazione dei lavoratori riguardo ai campi elettromagnetici ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs. 626/94.

In tutti gli ambienti domestici esistono campi elettromagnetici: ciò è dovuto alla presenza degli
impianti elettrici, ma anche e soprattutto ad una serie di apparecchiature ormai largamente diffuse,
quali tutti gli elettrodomestici, televisore, forni a microonde, ripetitori radio, telefonia cellulare,
computer, trasformatori di lampade alogene, phon e così via.
La questione riguarda quindi un numero sempre maggiore di persone interessate anche all'esterno
delle abitazioni, a causa della sempre più crescente diffusione dei telefoni cellulari, delle
apparecchiature elettriche, elettroniche e per telecomunicazioni.
Ma cosa sono i campi elettromagnetici?
Dove si trovano? Sono pericolosi? Che fare?
Se avviciniamo una forte calamita ad un oggetto in ferro, l'oggetto viene catturato dal magnete: la
calamita in questo caso è la fonte che genera il campo magnetico.
Un campo elettromagnetico è, semplificando, uno spazio fisico attraversato da forze.
Il problema è inizialmente inquadrabile in un contesto naturale: i campi elettromagnetici sono
presenti ovunque e possono essere di origine naturale, legati per esempio alla presenza del campo
magnetico terrestre, ai fulmini, ecc.
Come per l'anidride carbonica (elemento presente in natura, generato ad esempio dalla respirazione)
quando si superano le soglie di concentrazione naturale si parla di inquinamento, così per i campi
elettromagnetici che hanno origine artificiale, se vanno a modificare uno stato di equilibrio naturale,
si parla di elettrosmog.
Anche il corpo umano, attraversato da continue correnti, è immerso in un campo elettromagnetico:
ciò stabilisce una diretta interazione tra il corpo umano e i campi elettromagnetici esterni.
Quando una persona entra in un campo magnetico, le correnti presenti nell'individuo e quelle
generate dal campo si sovrappongono, e nuove correnti penetrano nei tessuti biologici, generando
un certo scostamento dalle condizioni di equilibrio.
L'organismo alle volte è in grado di reagire ristabilendo le condizioni di partenza: gli effetti sono
allora indifferenti. In caso contrario, l'effetto è manifesto e vi possono essere o non essere danni.
I danni eventualmente conseguenti ad una esposizione possono essere momentanei o permanenti (se
permangono dopo avere interrotto l'esposizione).
In questa sede è giusto dire che, a tutela di lavoratori e popolazione, tutti gli apparecchi che
generano campi elettromagnetici devono essere sottoposti a controlli specifici, volti a minimizzare
l'emissione di onde elettromagnetiche e a determinare la cosiddetta compatibilità elettromagnetica,
che garantisce la reciproca non interferenza di diverse apparecchiature che dovessero venire a
trovarsi vicine, generando una sovrapposizione di campi.
L'importanza di questa compatibilità è evidenziabile con un semplice esempio: le microonde
generate dai telefoni cellulari possono interferire con le apparecchiature elettromedicali negli
ospedali e generare una modificazione nel campo elettromagnetico presente, inibendone il corretto
funzionamento.
È importante quindi accertarsi sempre della compatibilità elettromagnetica delle apparecchiature di
cui si fa uso.
Tutti, approcciando per la prima volta una problematica così poco conosciuta e chiara, possono
cadere facilmente in due comuni errori: allarmismo o indifferenza.
Pur se gli effetti patologici a breve termine di alcune lunghezze d'onda sono noti e dimostrati, si
tratta generalmente di esposizioni di lunga durata o legate a distanze molto brevi dalla fonte di
emissione.
Non si tratta di sdrammatizzare, anzi, ma occorre ricordare che ampi sforzi vanno indirizzati invece
a coprire la crescente richiesta di informazioni.
Sottovalutare un problema di cui non si conoscono ancora a pieno gli effetti a lungo termine
sarebbe un atteggiamento irresponsabile da parte di tutti: enti, amministrazioni, organismi
internazionali, lavoratori e l'intera popolazione.

Consultare l’Opuscolo allegato in pdf

opuscolo_informativo_su_campi_elettromagnetici.pdf

Opuscoli e Schede di Formazione e Informazione, 2004-08-02