Mobbing:
analisi per una prevenzione organizzativa.
Violenza morale (mobbing) nei luoghi di lavoro: analisi per
una prevenzione organizzativa
Vogliamo inserire questo contributo nella nostra rubrica principale per due
ragioni. La prima intende valorizzare la segnalazione che ci è pervenuta
da Silvana Salerno dell`Enea di Roma circa un articolo da lei prodotto insieme
alla collega Maria Giuseppina Bosco del Servizio di prevenzione igiene e sicurezza
nei luoghi di lavoro dell`Asl Roma B, e pubblicato sulla rivista "La
Medicina del Lavoro" 2004, 95 n. 5, proprio alla scopo di rilanciare
l`iniziativa sulla prevenzione primaria nei casi di mobbing nei luoghi di
lavoro. La seconda, per sottolineare l`interesse che il nostro giornale da
tempo dimostra nei confronti di questa attualissima problematica sulla quale
si registra un`attenzione sempre crescente sia del mondo del lavoro che di
quello scientifico. Ci pare che l`aumento della rilevazione del fenomeno a
livello nazionale ed internazionale renda necessaria una riflessione specifica
sulla sua prevenzione organizzativa e sulle conseguenti azioni tecniche preventive
da intraprendere. L`accento sulla prevenzione e non sulla diagnosi e cura
anche attraverso l`analisi dei diritti soggettivi è il taglio con cui
tutto lo studio è stato condotto.
Qui ci limitiamo a riportare la parte sulla sintesi dei contenuti e dei risultati
della ricerca (letteratura e casi certificati di mobbing) condotta dalle autrici
e la tabella n. 4 che riassume e sintetizza in modo chiaro e conciso la relazione
tra diritti violati e la normativa italiana in termini di vigilanza e sanzione
esistenti.
Sono stati raccolti ed analizzati i casi di mobbing discussi nella letteratura
e i casi con diagnosi certa di due aziende sanitarie locali, 24 casi (18 maschi
e 6 femmine), allo scopo di analizzare il contesto organizzativo in qui si
sono manifestati con l`obiettivo di prevenzione primaria. Nell` analisi di
ogni caso di mobbing si è evidenziato un principale diritto violato
a cui é stato attribuito il riferimento normativo del Codice Civile
e delle altre normative principali italiane in termini di prevenzione e sanzione.
I diritti principali violati rilevati nei 24 casi sono sette: diritto alla
salute, diritto al lavoro, diritto alla professionalità, diritto alla
parità di genere, diritto alla diversità, diritto alla legalità.
Diritto alla salute e diritto al lavoro rappresentano da soli più della
metà dei diritti violati. Si è evidenziata la relazione tra
i diversi diritti come ad esempio il legame tra la salute e il diritto
al lavoro che viene messo in discussione proprio attraverso il mobbing strategico
che vuole indurre a dimissioni forzate. Il mobbing strategico è risultato
prevalente tra i maschi e quello orizzontale più presente tra le femmine.
Dirigenti, impiegati/e e operai/e sono trasversalemente interessati dal fenomeno
che nei casi analizzati è prevalente tra gli impiegati/e. E` interessante
notare come nel gruppo femminile prevalga la violazione del diritto alla professionalità,
parità di genere (molestie sessuali) e diversità.
Questa analisi indirizza tutte le figure della prevenzione ad orientare un
intervento di prevenzione della violenza morale attraverso la griglia interpretativa
dei diritti violati anche in assenza di danni alla salute, recentemente riconosciuti
dall`Inail, ricorrendo alle recenti interpretazioni giuridiche del danno non
biologico esistenziale previsto grazie alla rilettura dell`art.2059 del
codice civile.
Consultare gli allegati.
MOBBING_prevenzione_primaria_e_leggi.pdf
In…form @ zione, 2005-07-07