Consumatori in…Sicurezz@: varato il Codice del Consumo.


Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro Scajola, ha varato il Codice del Consumo. "Fino ad oggi di fronte al consumatore e alle imprese c’era una foresta, dove il rischio di perdersi era alto, oggi abbiamo un parco ordinato e fruibile".
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Claudio Scajola, ha varato il Codice del Consumo. Il Codice riunisce in un unico testo le disposizioni di 21 provvedimenti (4 leggi, 2 decreti del presidente della repubblica, 14 decreti legislativi e 1 regolamento di attuazione) sintetizzando e semplificando in 146 articoli il contenuto di 558 norme. “Con il codice – ha commentato il ministro Scajola - il consumatore è messo nella condizione di tutelarsi e di essere tutelato, sia sul piano individuale che collettivo. Anche le imprese troveranno nel Codice articoli di riferimento adeguati alla corretta informazione sul mercato, alla trasparenza ed al miglioramento della concorrenza. Fino ad oggi di fronte al consumatore e alle imprese c’era una foresta, dove il rischio di perdersi era alto, oggi abbiamo un parco ordinato e fruibile per tutti”. Nell’ambito dell’armonizzazione con le direttive comunitarie in materia, il Codice ha provveduto, alla luce dell’esperienza dell’applicazione dei testi già in vigore (giurisprudenza, dottrina), a rivedere taluni aspetti problematici, apportando i necessari miglioramenti. Semplifica i rapporti contrattuali tra professionista e consumatore, incentivando la composizione extragiudiziale delle controversie, che diminuirà il carico di contenzioso pendente tra imprese e cittadini agevolando una più rapida soluzione delle controversie stesse. Coordina inoltre le disposizioni relative alle definizioni di consumatore, professionista, venditore e produttore rinvenibili a vario titolo nelle diverse normative. I settori disciplinati dal Codice sono molteplici: etichettatura, sicurezza generale dei prodotti, pubblicità ingannevole e clausole abusive; vendite a domicilio, vendite a distanza, contratti turistici e multiproprietà, le garanzie dei beni di consumo e le azioni inibitorie. Il Codice del consumo, spiegano al ministero, va inquadrato nell’ambito della più generale disciplina del mercato, luogo di incontro della domanda ed offerta di beni e servizi, e porta vantaggi, non solo a beneficio dei consumatori, ma anche delle imprese e del mercato stesso. Per i consumatori, esalta la posizione giuridica del consumatore sia sul piano individuale che collettivo; migliora le regole sulla correttezza delle pratiche commerciali, sull’informazione e sull’accesso alla giustizia. Mentre per le imprese il Codice migliora la concorrenza, la trasparenza e l’informazione sul mercato, favorendo una migliore qualità dei prodotti e dei servizi. Infine per il mercato ne conseguirà un incremento del grado di fiducia dei consumatori e delle imprese nel funzionamento del mercato e quindi una crescita degli scambi a beneficio di tutta la collettività nazionale.


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Relazionecodice.pdf


In…form @ zione, 2005-07-21