In…Form…Azione
Prevenzione degli incidenti stradali correlati ad alcol
e sostanze stupefacenti:
la formazione nelle autoscuole.
Al fine di migliorare le conoscenze nell’ambito della prevenzione degli
incidenti stradali, un gruppo
di esperti riunitosi presso il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza
e Promozione della Salute ha prodotto un documento di indirizzo (Rapporti ISTISAN
04/22 - Parte 1 e Parte 2) utile agli insegnanti, agli istruttori di autoscuola
e a tutti gli educatori impegnati a migliorare la sicurezza stradale. Il documento
è stato presentato in occasione del Convegno del 29 novembre 2004 presso
l’Istituto Superiore di Sanità. Esso si accompagna a un manuale
metodologico (Parte 2) e rappresenta uno strumento utile all’implementazione
della prevenzione degli incidenti stradali orientando attraverso le raccomandazioni,
le note metodologiche e le procedure, le modalità più appropriate
per promuovere interventi formativi nelle autoscuole sugli stili di vita relativi
all’uso di alcol e altre sostanze stupefacenti e agli atteggiamenti e
comportamenti alla guida con particolare riguardo a quelli legati all’adolescenza
e all’influenza del gruppo dei pari.
Gli incidenti stradali costituiscono, nel
nostro Paese, la prima causa di morte
fra i giovani. Ogni giorno in Italia si
verificano in media 617 incidenti stradali, che
causano la morte di 16 persone e il ferimento di
altre 874. Nel complesso, nell'anno 2003 sono
stati rilevati dall’Istituto Nazionale di Statistica
(ISTAT) oltre 225.000 incidenti stradali,
nei quali sono decedute 6.000 persone e altre
320.000 hanno subito lesioni di diversa gravità.
Il 50% dei decessi per incidente riguarda persone
con età inferiore a 41 anni, e il 25% sono
ragazzi con meno di 23 anni. Ogni persona che
muore perde in media 40 anni di vita attesa
(contro i 7-10 anni che perde un individuo con
tumore o cardiopatia coronarica).
Per quanto riguarda, invece, la disabilità, da
studi specifici sul trauma cranico e sul trauma spinale
(1) si evince che circa il 70% dei soggetti perviene
al trattamento riabilitativo in seguito a incidenti
stradali. Da stime in questo settore risulta,
inoltre, che a ogni morto corrispondono in media
due invalidi gravi di cui solo il 30% riprende a
lavorare, il 23% lo fa in forma parziale, il 16% è
costretto a cambiare lavoro e il 30% non riesce più a lavorare.
Consultare l’allegato.
In…Form@zione, 2005-03-29