In…Form…Azione

Promozione dell’Attività Fisica nell’Anziano:
Screening sull’Osteoporosi.

Commento di Nicoletta Bertozzi, Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL, Cesena

La pratica di un’attività fisica moderata e regolare è ormai considerata
uno stile di vita protettivo nei confronti delle principali e più diffuse
malattie croniche. Il Medico di Medicina Generale (MMG), rappresentando
un importante punto di riferimento per la popolazione, in particolare
quella anziana, è in una situazione privilegiata per identificare le persone
sedentarie e promuovere l’attività fisica. Negli Usa e in Europa (e
negli ultimi anni anche in Italia) sono stati elaborati diversi programmi
di counselling strutturato nelle cure primarie, con lo scopo di aumentare
i livelli di attività fisica e aiutare il paziente a progredire nell’adozione
o nel mantenimento di uno stile di vita più attivo. L’interessante studio
condotto a Trento pone in rilievo due principali aree di intervento e di
miglioramento per gli operatori di sanità pubblica: da una parte la
necessità di favorire la crescita della consapevolezza negli MMG, non
tanto dei benefici di salute ottenibili con l’attività fisica (aspetto per il
quale il livello di preparazione appare buono), quanto dell’importanza
strategica del loro ruolo nello stimolare e sostenere il cambiamento degli
stili di vita dei propri assistiti; dall’altra l’importanza di accrescere anche
la conoscenza delle offerte di attività fisica presenti nel territorio per
meglio indirizzare alle stesse i propri assistiti. Il cambiamento di uno stile
di vita è infatti un processo complesso: non basta, favorirne l’attuazione
fornendo informazioni su ciò che può essere più salutare, si deve soprattutto
mantenerlo nel tempo, e per questo è necessario un contesto sociale
positivo. La disponibilità di occasioni per praticare l’attività fisica e
l’accessibilità a strutture adeguate facilitano e sostengono il mantenimento
di uno stile di vita attivo. Per l’anziano assume particolare importanza
anche la possibilità di praticare movimento in compagnia di altre
persone: questo elemento rinforzante accresce i benefici migliorando
anche il tono dell’umore e la qualità di vita percepita. Un’efficace promozione
dell’attività fisica può pertanto essere condotta solo attraverso la
creazione di un supporto ambientale e sociale facilitante, che si realizza
attraverso interventi multidisciplinari con il coinvolgimento di vari attori
sociali attivi sul territorio (amministrazioni pubbliche, aziende sanitarie,
associazioni sportive, volontariato, mondo produttivo, ecc.). Nella
costruzione di questa alleanza per la salute gli operatori di sanità pubblica
possono e devono giocare un ruolo importante di stimolo e coordinamento
nella realizzazione di un contesto sociale favorevole alla promozione dell’attività fisica.

Consultare l’allegato.

ISS_0501.pdf

In…Form@zione, 2005-03-22