In…Form…Azione

Edifici In…Sicurezza.
Prevenzione Incendi: le misure non sempre compatibili.

Nei paesi industrializzati da qualche tempo si organizzano
delle esercitazioni per verificare il grado di risposta ad
un attacco con gli agenti di tipo chimico, biologico o
radiologico. Questi agenti sono definiti anche “non
convenzionali”. In Italia, l’organizzazione della risposta
operativa in caso di attacco con aggressivi di questo
tipo è affidata al Corpo nazionale dei vigili del fuoco
che, utilizzando la propria esperienza nella difesa
della popolazione dagli effetti dell’energia nucleare,
ha aggiornato la formazione del personale e le dotazioni
di mezzi per fronteggiare le nuove minacce.
In questo quadro, fino ad ora gli scenari di attacco presi
in considerazione hanno riguardato essenzialmente
i luoghi molto affollati all’aperto o alcuni al chiuso, come
le stazioni di ferrovie, gli aeroporti e le metropolitane.
Una minaccia non meno insidiosa, però, è quella
degli attacchi agli edifici serviti da sistemi centralizzati
di condizionamento e ventilazione. Questi edifici,
molto diffusi anche in Italia, consentono di disperdere
piccole quantità di aggressivo in modo molto efficace,
e proprio questo aspetto rende necessario studiare
nuove misure di sicurezza, che si sovrappongono ed
interferiscono con quelle di prevenzione incendi. Al
centro di tale attività, i vigili del fuoco sono chiamati
a garantire la compatibilità tra protezione antincendio
e protezione dalle aggressioni non convenzionali,
operando con strumenti a loro ben noti, quali quelli
della prevenzione e della capacità operativa durante le emergenze.

Consultare le schede allegate.

Edifici in Sicurezza.pdf

In…Form@zione, 2005-04-01