In…Form…Azione

Falegnameria in…Sicurezza:
opuscolo per l’artigiano.

-L’opuscolo che presento fa parte di una serie di lavori curati dalla Sovrintendenza
Medica Generale e, nel suo genere, rappresenta la prima iniziativa mirata a raggiungere
le singole categorie di lavoratori e fornire loro gli elementi necessari per la conoscenza
dei rischi derivanti dall’attività svolta e delle possibili conseguenze che ne possono
derivare in termini di infortuni e malattie professionali.
Non è un caso che la prima categoria di lavoratori presa in esame sia quella dell’artigiano
falegname e del suo laboratorio. Si tratta, infatti, di una delle attività lavorative
più articolate e “ricche” per la complessità dei processi lavorativi, per la varietà dei
rischi e delle possibili conseguenze sulla salute di chi lavora.
Il pregio di questa iniziativa editoriale è da ricercare nella chiarezza con cui vengono
analizzate le singole fasi del processo lavorativo, nel linguaggio semplice e accessibile
con cui vengono illustrate le numerose malattie professionali.
L’attenzione rivolta agli aspetti prevenzionali di carattere sanitario, corredati dei riferimenti
normativi recentemente emanati, rappresenta elemento di immediata fruibilità
da parte dei lavoratori interessati.
I compiti affidati all’Istituto (formazione, informazione e assistenza) nel campo della
prevenzione, oggi in procinto di essere orientati a maggiore efficacia, rendono l’opuscolo
che presento coerente con la missione dell’INAIL e incoraggiano gli autori a proseguire
sulla strada intrapresa.

Giuseppe Cimaglia


-Sui rischi in falegnameria e in particolare sulla esposizione a “polveri di legno”, soprattutto
alla luce del D.Lgs. 66/2000 che ha introdotto importanti cambiamenti al Titolo
VII del D.Lgs. 626/94 “Protezione da Agenti Cancerogeni e Mutageni” molto si è
detto, fatto e scritto.
Vi è una gran massa di informazioni, disponibili anche in rete, che risulta di grande
ausilio sia per i datori di lavoro sia per i lavoratori sia per tutti gli addetti al circuito
virtuale della prevenzione.
Accanto a tutte queste pubblicazioni, che vanno dal semplice opuscolo al vero e proprio
manuale operativo, vi è la fondamentale pubblicazione delle “Linee Guida sull’applicazione
del Titolo VII D.Lgs. 626/94 del Coordinamento tecnico per la sicurezza
nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome “relative alle lavorazioni
che espongono a polveri di legno duro”.
Noi abbiamo scelto di dedicarci ad una “nicchia” seppur significativa, ed è per questo che
preferiamo volgere la nostra attenzione ad un aspetto specifico dei rischi professionali in
tale campo - in riferimento soprattutto al lavoratore delle piccole falegnamerie ed alla
caratteristica tipologia degli infortuni e delle malattie professionali in tale settore.
La scelta di tale “nicchia” è legata anche al forte impegno dell’Istituto nel campo dell’applicazione
del Decreto legislativo n. 626/1994 e successive modifiche e integrazioni
soprattutto nel fornire formazione, consulenza ed assistenza, come previsto dall’art. 24
del 626 - come modificato dal Decreto 242/1996 - alle piccole realtà produttive, le
cosiddette medie e piccole imprese.
Ci è parso quindi doveroso dedicarci all’impresa artigiana della falegnameria che, rappresenta
una significativa realtà produttiva in Italia.
Oltre agli aspetti sopra delineati verrà anche, ovviamente, trattato l’aspetto prevenzionale,
con i dovuti rimandi alle normative specifiche di riferimento; l’opuscolo è dedicato,
quindi, all’artigiano falegname ed è per questo che è stato utilizzato, per quanto
possibile, un linguaggio fruibile direttamente, cercando di coniugare la migliore chiarezza
e completezza con la massima semplicità.

Gli Autori

Consultare l’opuscolo allegato.

Ilrischionellafalegnameriaartigiana.pdf

In…Form@zione, 2005-03-07