In…Form…Azione
Agricoltura in…Sicurezza.
-La cultura della sicurezza è uno degli indicatori dell’evoluzione
civile di
una società. Essa si realizza su due piani diversi, ma strettamente legati.
Il
primo è quello di un quadro normativo, un sistema di leggi rivolto a
garantire
le migliori condizioni di sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro. Il
secondo è la crescita di una mentalità diffusa, di una attitudine
e, diremmo
quasi, di una abitudine a considerare la sicurezza un aspetto essenziale
della vita quotidiana, della cura e della preoccupazione per la qualità
della
propria vita e di quella degli altri.
Allo sviluppo di questo secondo aspetto intende offrire un contributo questo
manuale, frutto della collaborazione tra un gruppo di studiosi
dell’Università del Molise e il Dipartimento di Campobasso dell’Istituto
Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL). E’ rivolto
a
coloro che lavorano in aziende agrarie a conduzione familiare. La ragione
è duplice: innanzitutto è un settore lavorativo in cui i rischi
per la salute sono
numerosi, per le condizioni di lavoro, per gli strumenti e le attrezzature utilizzate,
per le sostanze spesso pericolose che devono essere maneggiate. In
secondo luogo la conduzione familiare, senza lavoratori dipendenti, esime
più facilmente dall’adottare quelle accortezze e precauzioni attuate,
invece,
dalle aziende più grandi.
La realizzazione di questo lavoro è per l’Università del
Molise motivo di
particolare soddisfazione.
In tempi in cui la ricerca scientifica è spesso accusata di incidere
sul
benessere sociale e, talvolta addirittura, di generare effetti negativi, questo
manuale è un piccolo esempio di come essa possa contribuire al miglioramento
della qualità della vita delle persone.
Prof. Giovanni Cannata, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Molise
-La pratica dell’agricoltura non è esente da rischi per la salute
dei lavoratori,
anzi, il settore agro-zootecnico è uno dei comparti lavorativi in cui
è
più elevata la probabilità di accadimento di infortuni ed anche
di insorgenza
di patologie professionali. E’ sufficiente citare il lavoro con mezzi
agricoli, l’uso di antiparassitari, l’esposizione alle intemperie
e l’attività
lavorativa con gli animali.
La prevenzione primaria sull’ambiente (miglioramento delle condizioni
di lavoro e delle attrezzature) e sull’uomo (educazione dei lavoratori)
rappresentano
i principali strumenti per impedire il verificarsi di patologie ed
infortuni. E’ proprio nell’ambito degli interventi di informazione
e di educazione
che rientra questo nostro lavoro.
La scelta di realizzare un manuale pratico destinato alle aziende agrozootecniche
a conduzione familiare scaturisce dall’opinione che le più gravi
carenze di “sicurezza” sono presenti proprio nelle piccole aziende
a conduzione
familiare, dove è carente l’informazione sui rischi e sulle procedure
preventive da attuare e dove gli incidenti e gli infortuni spesso non vengono
segnalati.
Proprio per cercare di rendere agevole la lettura e, soprattutto, con l’obiettivo
di far giungere ai destinatari un messaggio semplice e attuabile, nel
manuale non sono stati volutamente indicati riferimenti legislativi ma si è
ritenuto opportuno focalizzare l’attenzione sulle principali misure di
prevenzione
e di igiene che l’agricoltore può attuare nel proprio lavoro quotidiano.
I riferimenti bibliografici per un approfondimento della materia sono
riportati alla fine del testo.
Ci auguriamo che questo manuale possa costituire uno strumento pratico
per il lavoro di tutti i giorni e che contribuisca a favorire la divulgazione
nelle piccole aziende agricole a carattere familiare della cultura della sicurezza
e della prevenzione degli infortuni.
Vincenzo De Lisio e Guido Maria Grasso
Consultare l’opuscolo allegato.
In…Form@zione, 2005-03-10