In…Form…Azione

Mari d’Europa:
il Mare Mediterraneo.
Le pubblicazioni della Agenzia Europea per l'Ambiente tradotte in italiano dall'ARPA della Lombardia
LA BIODIVERSITA' IN EUROPA - REGIONI BIOGEOGRAFICHE E MARI
European Environment Agebcy
Information for improving Europe’s environment

Edizione italiana a cura di Arpa Lombardia:
Daniele La Rosa, Angela Sulis (traduzione testi)
Roberto Capra (Grafocart-elaborazione immagini)
Pier Luigi Paolillo (coordinamento)

Il Mediterraneo è il più ampio mare semi-chiuso d'Europa; generalmente profondo a poca
distanza dalla costa, è circondato a nord quasi interamente da catene montuose, che
degradano rapidamente nel mare, con una zona litoranea e un bacino imbrifero poco estesi. Il
Canale di Sicilia (400 chilometri) separa distintamente la parte occidentale da quella orientale,
fungendo da confine geografico e idrologico.
Il Mar Mediterraneo è oligotrofico, ovvero ricco di ossigeno e povero di nutrienti. Il
fenomeno si manifesta in modo crescente da ovest verso est.
-E' una delle regioni più ricche del mondo per specie animali e vegetali, con un alto
livello di endemismi.
-Nella parte orientale crescono molte specie non autoctone.
-Rispetto a quelle atlantiche, le comunità marine del Mediterraneo sono caratterizzate
da molte specie diverse ma con individui generalmente più piccoli (nanismo
Mediterraneo).
-L'eutrofizzazione delle zone costiere ha molto probabilmente causato l'aumento della
cattura delle specie pelagiche.
-Gli effetti immuno-soppressivi degli agenti contaminanti provenienti da agricoltura,
attività industriali e crescita demografica possono aver contribuito alle decimazioni
dei mammiferi marini del Mediterraneo; in aggiunta a ciò l'effetto cronico delle
sostanze organoclorurate può ostacolare o addirittura impedire il recupero degli
individui dalle patologie.
-L'introduzione di specie non autoctone attraverso le acque di zavorra delle navi, il
fouling, le importazioni e le invasioni ha influito sulle specie naturalmente presenti, in
alcuni casi con impatti notevoli: l'alga tropicale Caulerpa taxifolia ha avuto effetti
catastrofici sull'ambiente autoctono.
-La pesca ha sovrasfruttato molti stock ittici nel Mediterraneo, determinando anche
fenomeni correlati, come l'aumento della mortalità della foca monaca. Anche attività
come il collezionismo ha decimato alcune specie di coralli e di crostacei.

Consultare l’allegato

il Mare Mediterraneo.pdf

In…Form@zione, 2004-11-22