In…Form…Azione
Lavoro e Fumo: guida pratica per l’applicazione dell’art. 51 della legge n. 3 del 16 gen 2003
Ci sono diverse ragioni per le quali le aziende devono avviare il percorso
verso il controllo del fumo
nei propri luoghi di lavoro.
La prima e piu’ importante è corrispondere alle leggi vigenti nel
nostro Paese. Del tutto recentemente
la legge sul controllo del fumo in ambiente di lavoro si è fatta piu’
precisa e stringente.
Una seconda può essere andare incontro alle richieste dei lavoratori
non fumatori che sempre piu'
spesso richiedono di non essere a contatto con il fumo passivo, riconosciuto
oramai non solo
fastidioso ma anche dannoso. In conseguenza di ciò si stanno moltiplicando
anche nel nostro paese
le cause intentate da lavoratori per il riconoscimento di patologie (soprattutto
tumori al polmone) per
esposizioni a fumo passivo.
Una terza può essere una iniziativa nell' ambito di tutto ciò
che l' azienda fa per migliorare l'
ambiente di lavoro e la salute di tutti i lavoratori.
Infine possono essere non estranee considerazioni sulla immagine della azienda.
Qualunque di queste sia la ragione alla base della decisione è una buona
ragione.
Dal 1986 è dimostrato che il fumo passivo provoca il cancro e altre malattie,
e aggrava malattie
preesistenti.
Chi non fuma vive meglio e piu' a lungo. Ridurre gli spazi ove fumare è
consentito, aiuta il fumatore
a considerare criticamente e razionalmente la sua condizione e spesso lo induce
a cercare aiuto per
smettere.
Recentemente è stato calcolato che solo nel Regno Unito, circa 1200 persone
muoiono ogni anno
per causa del fumo passivo. In Italia, la stima è di piu’ di 300
morti per tumore polmonare, piu’ di
200 morti per malattie di cuore e piu’ di 2000 bambini nati sottopeso
Recentissime ricerche condotte nel nostro Paese hanno dimostrato che spesso
in ambienti chiusi ove
siano presenti fumatori, vengono rilevati livelli di inquinamento superiori
a quelli che se raggiunti nell'
aria esterna impongono provvedimenti restrittivi alla libertà di movimento
dei cittadini.
Proteggere i non fumatori dal fumo passivo aumenta il livello generale di salute
e, in definitiva, riduce
le assenze per malattia.
Queste considerazioni si affiancano ad altre, meno “nobili” forse,
ma ugualmente importanti.
Controllare il fumo all' interno delle aziende riduce i rischi di incendio,
le spese per la pulizia e
migliora, presso i visitatori, l' imma gine della azienda.
Questa guida presenta-oltre agli aspetti normativi e legali- le piu' recenti
acquisizioni nel campo del
controllo del fumo in ambiente di lavoro e le offre ai decisori, datori di lavoro,
dirigenti,
Organizzazioni sindacali e Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, lavoratori.
La nostra parte è fatta. Ora tocca a Voi.
Claudio F. Donner
Presidente AIMAR
Stefano Nardini
Coordinatore del Progetto
Piergiorgio Zuccaro
OssFAD- Istituto Superiore di sanità
Consultare la guida allegata
In…Formazione, 2004-12-01