Disturbi Respiratori del sonno e Rischio Infortunistico.
Uno studio ha preso in esame alcuni casi e ha avanzato proposte operative.

Disturbi_Respiratori_del_Sonno.pdf

I disturbi respiratori del sonno (es. russamento, apnee morfeiche, la sindrome da aumentate resistenze delle vie aeree superiori) possono aumentare il rischio infortunistico sul lavoro e possono comportare maggiore difficoltà a concentrarsi e a eseguire lavori monotoni.
Del tema si è occupato il Giornale Italiano di medicina del Lavoro ed ergonomia, che nel primo numero del 2004 ha pubblicato uno studio su alcuni lavoratori affetti da disturbi respiratori del sonno.
RIASSUNTO: Sono descritti tre soggetti affetti da disturbi respiratori del sonno. Due di essi (un autotrasportatore di 37 anni con apnea morfeica ostruttiva e un muratore di 47 anni con sindrome da aumentate resistenze delle vie aeree superiori) avevano subito, in pochi mesi, diversi infortuni sul lavoro dovuti a ipersonnia diurna. Il terzo paziente, di 45 anni, aveva
sviluppato una sindrome delle apnee morfeiche (di tipo misto: centrale e ostruttivo) dopo essere stato esposto per 15 anni a solventi organici come verniciatore. In tutti i tre soggetti, la
polisonnografia ha permesso il corretto inquadramento diagnostico e la ventiloterapia notturna con CPAP (continuous positive airway pressure) nasale ha portato a un netto
miglioramento del quadro clinico. I casi presentati sono illustrativi del duplice interesse dei
disturbi respiratori del sonno per la medicina del lavoro: da una lato, queste sindromi possono diminuire il rendimento sul lavoro e aumentare il rischio infortunistico; dall’altro, esse possono riconoscere come fattore di rischio l’esposizione professionale a solventi.
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Opuscoli e Schede di Formazione e Informazione, 2004-05-13