Hanno in comune il luogo dove vivono e lavorano, la vicina Martinsicuro,
Venanzina Nespeca, Katia Amabili e Sandro De Angelis, i tre artisti
che espongono le loro opere in una mostra collettiva in corso alla Palazzina
Azzurra di S. Benedetto che resterà aperta fino al 7 aprile (orario:
10/13 – 16/19, chiuso il lunedì).
Per il resto, si tratta di pittori dalla personalità profondamente
diversa.
Venanzina Nespeca (nata a Offida, pittrice per passione sin dall’adolescenza)
riassume la sua arte nella definizione di “Natura e silenzi ai
confini dell’anima”: i suoi quadri raffigurano paesaggi
naturali che ricordano il fondamento della nostra esistenza, il rapporto
tra natura e vita. “Dell’immagine – scrive di lei
Valerio Grimaldi – l’artista sente il battito, il palpito…
in un tripudio di colori che accendono complici silenzi ai confini dell’anima”.
Katia Amabili (giovane titolare, con suo padre, di una galleria d’arte
a Martinsicuro) predilige invece il figurativo. “Delicata e venata
di lirismo, la sua pittura è tessuta di una poesia autentica
e indimenticabile, di quell’essere sopra le righe fatto d’intensità
e di possessi emotivi che stanno tra il ricordo e la dolcezza segreta
dell’oggi”.
E’ senz’altro ispirato dai grandi maestri della “pop
art", invece, Sandro De Angelis, e in particolare alle opere di
Keith Haring: il richiamo “ai suoi pupazzetti, alle sue figure
stilizzate ed in qualche modo surreali è certamente immediato…
De Angelis racconta di una umanità popolare colta in momenti
di gioco o di solitudine, un’umanità racchiusa in una piccola
cronaca familiare che nulla ha a che fare con l’attitudine frenetica
e le accelerazioni tipiche della società postmoderna anche se
le sottende”.
Cultura e Spettacoli, 2004-03-24