BITCHES BREW: UN MITO DI NOME CARL PALMER
S. Benedetto Tr. – Il batterista si esibirà sabato 13 marzo


Carl Palmer nasce a Birmingham, il 20 marzo del 1950. Figlio di una famiglia di musicisti, con nonno batterista, nonna violinista sinfonica, madre polistrumentista e padre chitarrista, batterista e cantante, l’amore di Carl per la musica si sviluppa fin dalla più tenera età e presto inizia a studiare violino. Crescendo, i suoi gusti si allargano e, influenzato dal film “Drum crazy” con Sal Mineo, a undici anni comincia a suonare la batteria. Il primo vero successo arriva con gli Atomic Roosters, una formazione progressive della fine degli anni sessanta, il cui album omonimo raggiunge il 49° posto nella classifica inglese. Carl vede crescere rapidamente la sua reputazione di batterista dalla velocità vertiginosa e nel 1970 riceve una telefonata che cambia la sua vita: il tastierista Keith Emerson sta formando un supergruppo insieme a Greg Lake, già fondatore dei leggendari King Crimson, e lo vuole alla batteria. Nasce così la storia degli Emerson, Lake & Palmer, che debuttano dal vivo nientemeno che sul palco dell’Isola di Wight, ottenendo un enorme successo. La band pubblica diversi album, “Emerson, Lake & Palmer” (’70), “Tarkus” (’71), “Trilogy” (’72), “Brain Salad Surgery” (’73), che raggiungono le prime posizioni sia nelle classifiche inglesi sia in quelle americane. Gli Emerson, Lake & Palmer si sciolgono nel 1979 e qualche tempo dopo Carl entra a far parte di un altro supergruppo, gli Asia, a fianco di Steve Howe (Yes), John Wetton (King Crimson) e Geoff Downes (Buggles, Yes). Gli Asia vendono sette milioni di copie del disco d’esordio, “Asia” (’82), grazie a singoli come “Heat of the moment”, “Only time will tell” e “Wildest dreams”. Dopo l’insuccesso commerciale del terzo album, “Astra” (’85), però, gli Asia si sciolgono. Nel 1997 Carl Palmer e il vecchio compagno Emerson, insieme al chitarrista californiano Robert Barry, pubblicano uno sfortunato disco a nome 3, intitolato “To the power of three”. Nei primi anni novanta, per la gioia dei nostalgici del progressive-rock, c’è la riunione degli Emerson, Lake & Palmer, con la pubblicazione di alcuni album, come “Black moon” (’92), “Live at the Royal Albert Hall” (’93) e “In the hot seat” (’94).
Oggi Carl Palmer si esibisce in trio con Dave Marks al basso e Shaun Baxter alle chitarre, e il Bitches Brew Jazz Club di San Benedetto ha pensato bene di inserire il suo show nel programma della stagione 2003/2004. L’occasione di vedere all’opera questo autentico mito del rock intellettuale inglese ci sarà il prossimo 13 marzo presso l’Hotel International. Da non perdere.


Pierluigi Lucadei


Cultura e spettacoli - venerdì 5 marzo 2004, ore 10.45