Nek.
S. Benedetto T. – concerto al palacongressi.

E si. Devo scrivere di Filippo Neviani, in arte Nek, e della sua esibizione al palacongressi di San Benedetto del Tronto. Non è facile per un cinquantenne come me rimasto a “In te”, il suo esordio a San Remo con questa canzone antiabortista, che fece molto parlare la critica. Poi? Si, il tormentone “Laura non c’è” (San Remo 1997), una lunga tournee europea e le radio che lo passano spesso per la gioia dei giovanissimi. I giovanissimi, certo, mi accorgo che sono proprio loro a gremire il teatro: un pubblico per lo più femminile, adolescenziale. Gli altri, pochi, fidanzati trascinati dalle ragazze e genitori a far da balia ai più piccoli. Nek inizia con “Dimmi che c’è” e subito alcune ragazzine si avventurano vicino al palco ma vengono ricacciate in poltrona. Dopo le prime canzoni, però, basta un cenno del cantante e un’orda si accalca a ridosso della ribalta. Alcune coraggiose gudagnano il palco per toccare l’idolo ma interviene la security. Restano a sedere fidanzati e genitori in apprensione. Senza scaletta riesco ad annotare alcuni brani: “Se non avessi te”, “Sei solo tu”, “In te”, “Sei grande”, “Laura non c’è”, “l’Anno zero”, “Almeno stavolta”, … una ventina di canzoni, dalle 21.45 alle 23.15, i pezzi migliori della sua carriera decennale. Sempre lo stesso ritmo, sembrano tutte uguali, le luci, tante luci, saltelli, agitare di braccia, movimenti pelvici, urla, gridolini, falsetti, …Poi: Pippo! Pippo!, il bis e i saluti finali. I genitori recuperano i figli, le ragazze i fidanzati, la voglia di Nek si placa lasciando sogni e lacrime.

Pietro Lucadei

Cultura e Spettacoli, 2004-02-19