OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI
Grottammare – il 2 nov al Kursaal in occasione dei trent’anni
dalla morte.
“Con la morte di Pasolini abbiamo perso un poeta,”
disse Alberto Moravia, con voce spezzata dall’emozione, ai funerali
del grande scrittore e regista, “ed è triste perché di
poeti non ne nascono tanti, al massimo due o tre in un secolo”.
Nel trentennale della tragica scomparsa avvenuta il 2 novembre 1975, l’associazione
Blow up di Grottammare rende omaggio a Pier Paolo Pasolini con la proiezione
in versione integrale del suo ultimo film, Salò o le 120 giornate di
Sodoma, uscito dopo la morte dell’autore con seguito di polemiche e
processo (con assoluzione) al produttore Alberto Grimaldi per «corruzione
di minori e atti osceni in luogo pubblico».
Scritto dallo stesso Pasolini con la collaborazione di Pupi Avati e Sergio
Citti, il film è tratto dal romanzo di Sade, che funziona come modello
per il cerimoniale di violenza e di morte cui sono sottoposte le vittime designate
dal Potere in una villa neoclassica, nei tetri giorni della Repubblica di
Salò.
L’opera rovescia la gioia della Trilogia della vita (precedentemente
abiurata con una dolorosa e sconcertante presa di distanze) in un’agghiacciante
parabola di morte: il sesso diventa sopraffazione e consumazione meccanica,
i corpi sono degradati a oggetti da odiare e distruggere. Ingiuriato e condannato
da molti, Salò resta un tentativo coraggioso e disperato di andare
a fondo nella parte più oscura dell’essere umano, e la visione,
a tre decenni dall’uscita, resta un’esperienza fuori dall’ordinario:
dalla forte stilizzazione delle scene e dei gesti deriva una struttura rigida
e chiusa, in cui ogni immagine (di un realismo allucinato) rientra in un codice
concettuale perfettamente definito.
“Il potere è un sistema di educazione che ci divide in soggiogatori
e soggiogati,” ammoniva Pasolini nella sua ultima intervista, rilasciata
a Furio Colombo e intitolata profeticamente Siamo tutti in pericolo. “State
attenti, l’inferno sta salendo da voi. Viene con maschere e con bandiere
diverse, ma la sua voglia di aggredire, di uccidere, è forte e generale”.
Alla proiezione del film seguirà un dibattito con interventi di Sergio
Vallorani, presidente e docente dell’associazione Blow up, e del critico
cinematografico Tommaso La Selva.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 2 novembre (a trent’anni
esatti dalla morte di Pasolini) alle 21:30, presso la Sala Kursaal. ( ingresso
gratuito)
Cultura e Spettacoli, 2005-10-21