IV Convegno Nazionale sul Castagno
Montella (AV) – dal 20 al 23 ottobre 2005

Si terrà a Montella, ridente cittadina dell’hinterland avellinese, il IV Convegno Nazionale sul Castagno. Il primo di questi Convegni si è avuto a Spoleto (PG) nel 1993 e da allora viene riproposto con cadenza quadriennale: nel 1997 a Cison di Valmarino (TV) e nel 2001 a Marradi (FI). Quest’anno, appunto, si terrà a Montella (AV) dal 20 al 23 ottobre. Le ragioni di questa scelta risiedono probabilmente nel fatto che attualmente l’Irpinia rappresenta il centro della castanicultura italiana, che con la sua produzione di circa 20.000 tonnellate annue copre quasi il 40% dell’intero raccolto annuo nazionale. Senza dimenticare poi che la “Castagna di Montella” è stato il primo ed unico caso in Italia di prodotto ortofrutticolo cui sia stata riconosciuta, da parte del Ministero dell’Agricoltura, la DOC, nel 1987, sostituita nove anni dopo dall’IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Lo scopo che si propone anche quest’anno il Convegno e quello di rendere noti i risultati delle ricerche sullo stato di tale prelibato frutto nel nostro Paese e all’estero. Ricerche che peraltro sono state già discusse nell’ottobre 2004 in Portogallo all “III International Chestnut Congress”.
Il Convegno sarà presieduto dal professor Elvio Bellini, presidente del dipartimento di Ortoflorofrutticoltura all’Università di Firenze, e coadiuvato da un team di tutto rispetto che cercherà di dare una visione tout court delle diverse tematiche connesse all’utilizzo della castagna: dagli aspetti biologici e genetici, passando per gli aspetti fitosanitari, fino ad arrivare a quelli economici, culturali ed eno-gastronomici. Unitamente al Convegno, Montella ospiterà anche la IX Mostra Mercato dei prodotti Tipici dell’Alta Valle del Calore nonché la rinomata Sagra della “Castagna di Montella IGP”.
Un occasione da non perdere, questa. I tempi sono ormai maturi per far sì che la castagna possa diventare una possibilità di sviluppo locale. Per far questo però servono attente ed adeguate politiche di marketing che possano portare ad una “produzione trasversale” che vada a considerare i diversi indotti economici che si potrebbero creare. Pensare locale ed agire globale. Attraverso questa formula probabilmente si potrà arrivare ad una una valorizzazione di un importante risorsa ma anche dell’intero territorio. Andare al di là dei singoli interessi in nome di un bene comune: lo sviluppo, sia esso economico che culturale, di una terra (ed in generale di gran parte del sud Italia) che, sotto questi aspetti, stenta ancora a decollare. Le risorse e le possibilità per farlo ci sono tutte. Ma nel mercato globale, dove tutto scorre in maniera rapida e tutto scompare con la stessa rapidità con cui è comparso, non si possono perdere colpi. E soprattutto non si può perdere altro tempo. In un mercato dove ci sono pochissime regole e grande libertà di movimento, la variabile tempo è sicuramente fondamentale. Arrivare prima per non restare indietro. Arrivare prima per portare sviluppo e occupazione. Ma tutto ciò può essere fatto solo attraverso il sostegno delle istituzioni, in primo luogo, e poi anche della classe imprenditoriale locale e non, che deve necessariamente aprirsi ad una mentalità e ad una visione più ampia della questione.
Sviluppo di una risorsa, come la castagna, vorrà dire anche sviluppo di un intero territorio e di un’intera comunità. Maggiore sviluppo vuol dire maggior benessere e ricchezza per tutti. Tutto questo vuol dire crescere, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista culturale. Il chè, con i tempi che corrono, non è certamente poco.

Per maggiori informazioni : www.comunemontella.it


Simone Grasso

Cultura e spettacolo – venerdì 21 ottobre 2005, ore 15.30