Surrealisti. Tra ragione e istinto
Modena - Dipinti e sculture di ieri, borse, scarpe e cappelli d’oggi: in mostra un secolo d’inconscio

Surrealisti si nasce o si diventa? Una particolarissima e spettacolare collettiva, “Surrealisti. Tra ragione e istinto”, ha inaugurato il 1° ottobre a Modena l’attività nella nuova Galleria ModenArte (www.modenarte.com), progetto di vasto e multiforme respiro, che prevede collegamenti internazionali con analoghe iniziative in Italia e all’estero, e che fa essenzialmente leva sull’arte del Novecento e sulla valorizzazione di nuovi talenti.
Realizzata in collaborazione con la Galleria del Palazzo di Firenze (www.galleriadelpalazzo.com), l’esposizione allinea dipinti, sculture, gouache, fotografie dei più importanti maestri di quello straordinario movimento artistico che fu il Surrealismo, per raccontarne da un lato radici e suggestioni inesplorate, e dall’altro per mostrarne l’inesausta capacità di seduzione anche ai giorni nostri, attraverso una rassegna di accessori moda (cappelli, borse, scarpe) del più alto artigianato italico e soprattutto d’ispirazione surrealista dichiarata.

L’evento è curato da Maurizio Vanni, critico d’arte non nuovo a simili eclettiche performance, il quale ha in sostanza raccolto cinque mostre in una, allineando circa trenta opere di Dalí, Ernst, Magritte, Masson, Miró, Tanguy, Winkler, insieme a una serie di straordinari accessori moda di taglio o d’ispirazione surreale: i modelli più eccentrici dell’irripetibile collezione di cappelli della maison Enrico Coveri, le borse d’artista realizzate per l’occasione da Giuliano Cicchiné (produce per Marc Cain, Enrico Antinori, Loriblu), le scarpe d’autore firmate da Fabrizio Mandolesi. A completare il mosaico, una serie di fotografie inedite di Dalì provenienti da una piccola quanto eccezionale rassegna, “Salvador Dalì a Montecarlo”, recentemente allestita nel Principato dal gallerista Jordi Casals.

Dunque surrealisti si nasce o si diventa? La domanda che Vanni pone nell’incipit della monografia a corredo della mostra (Carlo Cambi Editore, collana Prometeo Platinum, pagine 120, € 30) ne rivela la chiave di lettura, ovvero il tentativo di indagare come e fin dove ragione e istinto hanno inciso sul lavoro di artisti tanto diversi per personalità ed esperienze; da quale mondo, da quale matrice visionaria sono scaturite le improbabili analogie di Magritte e Dalí, gli oggetti deformati di Max Ernst, i paesaggi lunari di Tanguy, gli scarabocchi infantili di Miró.
“Per certi artisti”, scrive il curatore, “è come se a un certo punto della vita avessero sentito il bisogno di liberarsi da un peso opprimente, di affrontare una personale catarsi per poter trovare, o ritrovare, una perduta serenità interiore”.
Ma Vanni non si accontenta di citare Freud e Jung, ne’ di ricordare quanto le loro teorie sull’inconscio abbiano influenzato il movimento. Neppure gli basta ripensare gli artisti in termini biografici, citandone i momenti più drammatici e potenzialmente formativi. Quanto alle più recenti acquisizioni di neurofisiologia (davvero si dipinge con l’emisfero sinistro del cervello?), se spiegano eventuali meccanismi non rivelano alcunché sul mistero dell’arte e dell’artista.
“Probabilmente”, aggiunge Vanni, “artisti si nasce e surrealisti si diventa. Il coinvolgimento nella mostra di stilisti e creativi vuol dimostrare, semmai, che nella fase emozionale e ideativa il lavoro del pittore e del designer sono molto simili. Diversi, invece, gli esiti iconografici (lo stilista deve immaginare un oggetto, bizzarro quanto si vuole, comunque da indossare) e i modi di fruirne. In questo caso, sicuramente surrealisti si diventa”.
Documentata anche da un prezioso catalogo sempre pubblicato da Carlo Cambi Editore (pagine 96, gratuito), l’esposizione inaugura anche un complesso programma di collaborazione tra ModenArte e Galleria del Palazzo, un asse Modena-Firenze dedicato all’arte contemporanea. Già in cantiere mostre su Corneille e gruppo Cobra, Masson, Hundertwasser.

Orari: martedì – sabato ore 11 – 19, lunedì chiuso, festivi su appuntamento (domenica 2 ottobre apertura straordinaria)
Galleria ModenArte, Via Toscanini 26, Modena, tel. 059.367470, fax 059.374841

Cultura e spettacolo – mercoledì 12 ottobre 2005, ore 15.56