Premio Tenco 2005
Sanremo – Targhe a Conte, De Gregari, Jannacci e Morgan  


Si preannuncia di livello altissimo la 30ª edizione del Premio Tenco, in programma dal 20 al 22 ottobre come sempre a Sanremo. Una festa con molti dei più grandi nomi della canzone italiana, sia storica che recente. Un carnet di artisti che nessun’altra rassegna italiana può vantare, che saliranno sul palco del Teatro Ariston per esibizioni uniche, grazie alla disponibilità e all’amicizia con cui tutti hanno accettato l’invito.
In attesa che sia divulgato l’intero programma, il Club Tenco annuncia l’assegnazione delle Targhe, che nell’edizione 2005 della “Rassegna della canzone d’autore” saranno quattro. L’ampia e autorevole giuria di giornalisti specializzati, che decreta i migliori dischi di canzone d’autore dell’annata, ha attribuito a Francesco De Gregori per “Pezzi” la Targa per il miglior album e a Paolo Conte per “Elegia” quella per la miglior canzone, mentre Enzo Jannacci con “Milano 3-6-2005” si è affermato nella sezione “Disco in dialetto” e Morgan con il rifacimento di “Non al denaro non all’amore né al cielo” di Fabrizio De André in quella per il miglior interprete. Eccezionalmente il Club Tenco ha deciso di non assegnare invece alcun riconoscimento nella sezione “Opere prime”, per un’eccessiva quanto inconsueta dispersione di voti che ha portato al primo posto ben cinque dischi ex aequo.
I ritorni discografici di Paolo Conte e Francesco De Gregori con due album di inediti dopo anni (addirittura dal 1995 il primo, dal 2001 il secondo) sono stati salutati dalla giuria con importanti affermazioni di entrambi, dal momento che a loro sono andati il primo ed il secondo posto sia nella categoria “album” che in quella della “canzone”. Nella prima, il cantautore romano con “Pezzi” è seguito da quello astigiano con l’album “Elegia”. Al terzo posto Franco Battiato con “Dieci stratagemmi”, quindi Carlo Fava (ospite nella scorsa edizione del Tenco) con “L’uomo flessibile” e gli Afterhours con “Ballate per piccole iene”. A seguire, ex aequo, Max Manfredi con “Live in blu”, i Negramaro con “Mentre tutto scorre” e Marco Ongaro con “Archivio Postumia”. Tra le canzoni, dopo “Elegia” di Conte si è classificata, con netto distacco, “Gambadilegno a Parigi” di De Gregori.
La classifica per il miglior interprete, dopo Morgan e “Non al denaro non all’amore né al cielo”, ha registrato il secondo posto dei Modena City Ramblers (“Appunti partigiani”), seguiti da Nicola Arigliano (“Colpevole”), dagli Yo Yo Mundi (“Resistenza”) e quindi, ex aequo, da Rita Botto (“Stranizza d’amuri”) e Nanni Svampa (“Donne, gorilla, fantasmi e lillà”). Nella sezione dedicata alle opere in dialetto, dopo Jannacci i piazzamenti sono stati, nell’ordine, per “2004 Creuza de mä” di Mauro Pagani, “Akuaduulza” di Davide Van De Sfroos, “A sud! A sud!” di Teresa De Sio, “Acqua pe’ sta terra” dei Sud Sound System e “Come li viandanti” di Piero Brega.
La giuria, formata da un centinaio di giornalisti specializzati (nessuna manifestazione in Italia assegna i propri riconoscimenti attraverso una consultazione così vasta), ha espresso, nella categoria riservata ai dischi di esordienti, una estrema frammentazione nella votazione. Sono stati indicati moltissimi album, con pochi voti ciascuno (nessuno ha superato i dieci), e tra i più votati ben cinque dischi  hanno ottenuto lo stesso numero di preferenze: L’Aura con “Okumuki”, Veronica Marchi e Meg con i rispettivi album omonimi, Povia con “Evviva i pazzi… che hanno capito cos’è l’amore” e Stefano Vergani con “La musica è un pretesto, la sirena una metafora”. Dopo di loro, con un solo voto di scarto, moltissimi altri.
La (sofferta) scelta di non assegnare la Targa Tenco per l’opera prima (già attuata nel 1985 e nel 1986) deriva dall’impossibilità di decretare un vero vincitore. Il Club Tenco ritiene in ogni caso di sottolineare che ciò non sembra sintomo di una carenza qualitativa tra gli esordienti, bensì soprattutto di una certa difficoltà attuale, per un cantautore all’esordio discografico, di essere valutato dagli addetti ai lavori, prima ancora che dal pubblico.

Cultura e spettacolo – venerdì 30 settembre 2005, ore 10.09