Klezmer Musica Festival 2005
Ancona – 10ma ediz. dal 21 al 25 set.
Una decima edizione che vuole festeggiare degnamente un traguardo
così importante.
Il Klezmer musica festival 2005 torna alle origini e presenta il meglio di
quello che la musica ebraica esprime in questo momento.
“Una proposta culturale di assoluta qualità. Un’iniziativa
che ribadisce l’idea di Ancona come città aperta, città
dei popoli”. Questo il commento del sindaco Fabio Sturani su questa
nuova edizione che, dal 21 al 25 settembre prossimi si terrà nel capoluogo
dorico. Alla presenza dell’assessore provinciale alla cultura Massimo
Pacetti, del direttore della Fondazione Teatro delle Muse, Silvano Sbarbati,
di Fabio Tiberi della Fondazione Orchestra regionale delle Marche è
stato presentato il nutrito programma che propone musica, teatro e mostre
tra Muse, Lazzaretto e il Club Lascensore.
“Una manifestazione aumentata negli anni – ha detto Andrea Nobili,
presidente dell’Associazione Musica Klezmer – che ci dà
grande soddisfazione. Un programma di forte connotazione sociale, non solo
vetrina di artisti della realtà ebraica”.
E in un momento storico come questo, dove la comunicazione tra culture diverse
appare quantomeno complicata, un’occasione simile non può che
avere come sottotitolo “per la pace tra i popoli”.
“Fra quelli che pensano che il meticciato sia da non perseguire –
ha sottolineato l’assessore alla cultura del Comune di Ancona, Antonio
Luccarini - ce ne sono altri che, come me, credono che sia la soluzione. La
musica klezmer è il primo esempio di meticciato, propulsivo, fonte
di interiorità e che propone valori dialoganti”.
Musica, ma anche un forte impegno come per l’appuntamento di domenica
25 alle ore 11 quando verrà presentato il progetto “Saving children”
per un supporto medico assistenziale ai bambini israeliani e palestinesi.
“Un momento dal significato profondo – come ha spiegato l’assessore
Daniele Tagliacozzo intervenuto anche in rappresentanza della comunità
ebraica – perchè, come dice un detto ebraico, chi salva una vita
umana, salva il mondo”.
In programma anche una mostra, curata dall’associazione Lenor de Fonseca,
dal titolo Persepolis sulle opere di Marjane Satrapi che, come ha spiegato
la presidente dell’organizzazione Marisa Saracinelli “è
una donna di Teheran che mostra nelle sue opere il percorso e le fatiche che
si compiono per realizzare la propria libertà. Autrice di Persepolis
(due volumi) in cui racconta la sua infanzia in Iran ed il suo ritorno, ha
recentemente presentato al “Festival della mente” a Sarzana il
suo ultimo lavoro, un romanzo, sempre in un tratto bianco e nero, dal titolo
“Pollo alle prugne”. La lettura di queste tavole potrebbe sembrare
una cosa infantile, in realtà è di grandissimo spessore. Una
mostra alla cui visita saranno invitate anche le scuole”.
“Una necessità quella di estendere il Festival anche al mondo
della scuola – ha detto il presidente dell’Arci Carlo Maria Pesaresi
- Tramite il progetto “Classe Klezmer” le scuole oltre che avere
uno spettacolo riservato a loro “A cavallo delle Alpi” ed essere
inviate alla serata con la Filarmonica, saranno protagoniste di alcuni incontri
per conoscere la musica klezmer ed il suo significato”.
Insomma una proposta a tutto tondo dove spiccano, come ha spiegato il direttore
artistico del Festival, Giovanni Seneca “il grande ritorno di Moni Ovaia
con il suo spettacolo per eccellenza. Myriam Fuks ci farà rivivere
quell’atmosfera tra gli anni ’30 e 50, insieme ad Aldo Granato
e ad un trio zingaro. Inoltre Diamanda Galas che, come la Ute Lemper lo scorso
anno, è la testimonianza di come una certa maniera di intendere la
musica possa essere molto legata a tematiche sociali. Questa cantante ha una
vocalità eccezionale che metterà a disposizione dei “canti
dell’esilio”.
Undici appuntamenti, quasi tutti gratuiti, tranne la proposta della Filarmonica,
che avrà un costo simbolico di 5 euro, lo spettacolo di Moni Ovadia
e il concerto di Diamanda Galas.
Cultura e Spettacoli, 2005-09-10