Francesco De Gregori
28 Agosto 2005 - Macerata - Arena Sferisterio
Un paio di jeans, una camicia, un cappello calato sulla fronte. E tanta voglia di suonare. Così si è presentato al numeroso pubblico dello Sferisterio di Macerata Francesco De Gregori. Il concerto, che era stato rimandato per maltempo già ad inizio Agosto, ha rischiato di essere di nuovo condizionato da un acquazzone estivo nel pomeriggio. Poi verso sera, all'improvviso, il sereno. E De Gregori, impegnato la sera precedente a Lecce per la festa della taranta, ha potuto sfoggiare il suo miglior repertorio. Due ore di ottima musica. Due ore di musica impegnata, colta, a volte irriverente, altre volte malinconica, sempre raffinata. I pezzi del nuovo album, pochi, meno di quanti era lecito aspettarsi, hanno accompagnato a meraviglia le canzoni più datate ed hanno aperto la strada ai grandi classici, sempre accompagnati da un calorosissimo applauso. Ha aperto la serata "A Pa'", canzone dedicata al grande Pier Paolo Pasolini, apertura quanto mai azzeccata per un concerto che ha tratto grande forza dagli slanci poetici delle canzoni del cantautore romano. L'amicizia, la voglia di ribellione, l'amore, il lavoro, i sogni: sono questi i temi trattati da De Gregori nelle sue canzoni, sempre divise tra le emozioni individuali dei suoi personaggi e il senso di appartenenza ad una comunità o ad un determinato ceto sociale . Ne sono esempi "Titanic", "L'abbigliamento del Fuochista", "Pezzi di vetro", "La Donna Cannone", dove i sogni dei protagonisti finiscono per infrangersi sulle barriere che la loro condizione di emarginati impone. Solo l'amore può rompere queste barriere ed avvicinare "la ragazza di prima classe" al giovane avventuriero del Titanic. Tra le canzoni del nuovo album spicca sicuramente "Vai in Africa, Celestino!", il singolo, un omaggio alla dylaniana "Everything is broken", è una ballata orecchiabile che dal vivo sembra già un classico e chiude la prima parte del concerto. Il momento più emozionante della serata è stata l'interpretazione di "Pezzi di vetro", con De Gregori che, lasciato tutto solo sul palco, e imbracciata la chitarra acustica, ha dato vita ad una esecuzione delicata e vibrante di questo pezzo che, datato 1975, è tuttora una delle canzoni più belle del vasto repertorio del cantautore. Se con le sua discussa apparizione al Festivalbar, con il suo singolo troppo radiofonico per essere quello di un cantautore impegnato, con le sue ultime spiazzanti dichiarazioni, De Gregori aveva fatto storcere il naso ai suoi fans più intransigenti, con questa tournè il cantautore romano sta accontentando tutti, accompagnando i grandi classici con delle chicche assolute per gli appassionati.
Scaletta:
A Pa'
Il Panorama di Betlemme
La Storia
L'Agnello di Dio
Caldo e Scuro
Un Guanto
Passato Remoto
Atlantide
La Leva Calcistica della Classe '68
Compagni di Viaggio
Niente da Capire
Titanic
L'abbigliamento del fuochista
Stella Alpina
Sotto le stelle del Messico
Generale
Cercando un altro Egitto
La Donna Cannone
Rimmel
Vai in Africa, Celestino!
La valigia dell'attore
Il bandito e il campione
Pezzi di vetro
Gambadilegno a Parigi
Buonanotte Fiorellino
Claudio Palestini
Cultura e Spettacoli, Giovedì 1 Settembre 2005