EVENTI a S.Vittoria in Matenano.
-Tre eventi culturali di rilevante pregio, per il comune di
S.Vittoria in Matenano.
L’Amministrazione Comunale e l’Assessorato alla Cultura del Comune
di S.Vittoria in Matenano in collaborazione con l’Associazione Culturale
Arte per le Marche, hanno organizzato e curato tre eventi di raro interesse:
27.08.05 - Palazzo gentilizio Monti - Personale del pittore maceratese Stefano
Calisti h: 17.30
01.09.05 - Chiostro di S.Agostino-Concerto Antonio Vivaldi - Le Quattro Stagioni
- diretto dal
M°. Dante Milozzi h. 21.00
10.09.05 - Palazzo gentilizio Monti - Personale del pittore civitanovese Franco
Morresi h: 17.30
Il primo evento, la Personale di Stefano Calisti, sarà l’occasione per far conoscere il pittore maceratese nell’entroterra ascolano. Stefano Calisti, pittore di fama nazionale e internazionale, è il cantore e narratore delle campagne marchigiane. Le sue tele hanno come unica protagonista la natura, ma più che la natura, una natura trasfigurata da colori caldi e ‘squillanti’, delle tele in cui l’effetto cromatico diventa simbolo e cifra .
Il secondo evento ha come protagonista, il M°. Dante Milozzi,
primo Flauto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, collabora
con la ‘Scala’, ‘S.Cecilia’, ‘Maggio Musicale
Fiorentino’, ‘Teatro Comunale di Bologna’ e con i più
famosi direttori come Giulini, Muti, Mazeel, Temirkanov, De Burgos. Si è
diplomato a Roma nel 78’, si è perfezionato in flauto con Conrad
Klemm, Gustav Scheck e Peter Lukas Graf, in musica da camera con Riccardo
Brengola e Dino Asciolla e in direzione d’orchestra con Lu Ja e Alun
Francis.
Il concerto, le Quattro stagioni di Antonio Vivaldi, che avremo il piacere
di ascoltare il primo settembre sarà diretto dal maestro Dante Milozzi,
avrà come violinista solista Adriana Stoica, come voce recitante Monica
Porcellato e l’orchestra dell’Accademia Adriatica. Il pregio e
la preziosità dell’evento sono testimoniati sia dalla presenza
del maestro che dalla partecipazione di elementi di primo piano come Adriana
Stoica e l’Orchestra dell’Accademia Adriatica.
Il terzo evento ha come protagonista il pittore civitanovese
Franco Morresi nell’anniversario del quarantennale della sua attività
di pittore. Franco Morresi esporrà le tele che furono protagoniste
della Biennale di Venezia del 1982, evento raro ed eccezionale.
Il talento e il valore dell’artista sono testimoniati da 40 anni di
attività, dal plauso della critica e dall’avere avuto un grande
maestro come mentore e protettore che è Remo Brindisi.
Il pittore nasce nel 41’ a Civitanova Marche, studia all’istituto
d’arte e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Aldilà delle definizioni di espressionismo e neo-espressionismo , l’arte
di Franco Morresi è pervasa di vita e di dolore e come qualcuno ha
detto per lui “la sua vita è viva , e vivissima la sua arte!
… vi è in Franco e nelle sue opere il dolore che vince la morte”.
Franco è uno di quei pochi artisti in cui l’identificazione fra
arte e vita è cosa naturale e vitale, lontano dalle logiche commerciali,
vive e osserva la vita con il candore e lo stupore di un bambino.
I tre eventi vanno a concludere la rassegna estiva di avvenimenti culturali del comune di S.Vittoria in Matenano, sono tre eventi fortemente voluti dall’assessore alla cultura Giampiero Funari che così ne ha commentato il pregio e il valore:
“ S.Vittoria in Matenano è antico monastero e il monastero era il fulcro delle attività agricole, artigianali e culturali, l’antico compito è ora passato al comune che tenta, a volte riuscendoci, di fare eventi di alto valore culturale, la presenza e la disponibilità del maestro Dante Milozzi ne è testimonianza. I tre personaggi, protagonisti degli eventi, sono tutti marchigiani, tutti fanno parte del tessuto artistico della marca, essi hanno qui , quantomeno, le loro radici, hanno respirato questa nostra aria, il loro imprinting è marchigiano, così come era marchigiano Giacomo Leopardi. Essere nati in provincia non significa essere provinciali, significa guardare il mondo da una prospettiva particolare e avere dentro le nostre colline, è rendere queste colline universali, è valorizzare le risorse presenti nel territorio ed è nell’ottica della valorizzazione delle nostre risorse intellettuali che sono stati pensati, ideati e voluti questi eventi”.
- Personale di Stefano Calisti a S.Vittoria in Matenano
Sabato 27 agosto
Ore 17.30
Palazzo gentilizio Monti
S.Vittoria in Matenano
Inaugurazione Mostra del pittore
Stefano Calisti
L’Amministrazione Comunale e l’Assessorato alla
Cultura del Comune di S.Vittoria in Matenano hanno organizzato e curato (con
la collaborazione dell’Associazione Arte per Le Marche) la mostra di
Stefano Calisti. Il 27 agosto alle ore 17.30 vi sarà l’inaugurazione
che ha tutti i connotati dell’evento per la presenza di autorità
del mondo politico, imprenditoriale e culturale. La location, il maestoso
Palazzo gentilizio Monti, già sede di mostre ed eventi culturali.
Stefano Calisti, pittore maceratese, allievo del maestro Wladimiro Tulli,
è il narratore e il cantore della campagna marchigiana, non una figura
umana, è la natura protagonista assoluta delle sue tele, la natura
e il colore. La prima impressione è cromatica. I cieli rossi o blu,
i campi gialli, questi “colori Squillanti” assurgono a cifra,
a simbolo. Il pittore dice: “la violenza del colore rappresenta l’amore
per la mia terra” e di rimando “ la pittura non si fa con il braccio
o con la mente, ma con il cuore”. Il percorso artistico di Stefano Calisti
ha i connotati della passione, sono dettati, appunto, dalla passione gli effetti
cromatici delle sue tele, così come è la passione a guidarlo
nella sua ricerca stilistica complessa ed elaborata, questi colori che come
ha detto Roswita La Matina sono “vettori dinamici che accolgono e respingono
la luce in vari modi”. L’effetto è una “sorta di
materia–colore derivata da impasti di polveri e resine acriliche con
pigmenti di diversa natura”.
Né ci deve ingannare la semplicità figurativa delle sue tele,
spesso la semplicità è un percorso complesso ed elaborato, frutto
di sintesi e non un punto di partenza.
Tuttavia, Stefano Calisti è lontano da qualsiasi rovello o concettuosità
cerebrale, vive l’arte e la pittura come cosa spontanea e così
come ha scritto di lui Lucio Del Gobbo: “ Si era messo a dipingere così,
con controllata sprovvedutezza, senza altra preoccupazione che impastar colori
e creare forme che raccontassero anche se stesso, le proprie innocenti emozioni”.
Incontrando Stefano Calisti si ha l’impressione di avere davanti un
uomo risolto, non si deve per forza essere tormentosi e tormentati per fare
arte o quantomeno, l’arte è il luogo della conciliazione e dell’armonia,
rappresenta il momento dell’equilibrio.
La pittura di Stefano Calisti ha sempre goduto di notevoli consensi di pubblico
e di critica, ha partecipato a numerose mostre collettive e personali sia
in Italia che all’estero e le sue opere figurano in numerose collezioni
in Italia e all’estero.
- Concerto Antonio Vivaldi -Le Quattro stagioni - diretto dal
maestro Dante Milozzi
S. Vittoria in Matenano-Chiostro di S.Agostino
Giovedì 1 settembre ore 21.00
Concerto
Antonio Vivaldi
Elisabeth Mutschlechener e Dante Milozzi - Flauti
Le Quattro Stagioni
Adriana Stoica- violino solista
Monica Porcellano- voce recitante
Orchestra dell’Accademia Adriatica
Direttore Dante Milozzi
Dante Milozzi
Si è diplomato a Roma nel 78’ con il massimo dei voti. Si è
perfezionato in flauto con Conrad Klemm, Gustav Scheck e Peter Lukas Graf,
in musica da camera con Riccardo Brengola e Dino Asciolla e in direzione di
orchestra con Lu Ja e Alun Francio. Dall’86 è 1° flauto dell’Orchestra
Sinfonica Nazionale della Rai. Collabora con la “Scala”, “S.Cecilia”,
“Maggio Musicale Fiorentino”, “Teatro Comunale di Bologna”
e con i più famosi direttori come Giulini, Muti, Mazeel, Temirkanov,
De Burgos.
Ha vinto il concorso internazionale “Città di Stresa”(81’)
ed il concorso “ F.Cilea” di Palmi (84’).
E’ stato docente di flauto in vari conservatori italiani ed ha tenuto
molte masterclass in Italia e all’estero. Attualmente tiene i corsi
estivi di Poggibonsi, Viverone, Badia-Musica e Cupra Marittima. E’ direttore
artistico del Concorso Internazionale per oboe “Giuseppe Tomassini”
di Petritoli, del “Cupra Musica Festival” e fondatore dell’Accademia
Adriatica.
Alterna l’attività di concertista a quella di direttore di orchestra
e predilige anche proporsi come solista-direttore. Ha inciso per la Bongiovanni
di Bologna ed effettuato numerose registrazioni per la Rai.
Dante Milozzi suona con flauti Yamaha in legno e oro.
Adriana Stoica
Si è diplomata giovanissima nella sua città natale, Iasi in
Romania, dove attualmente ricopre il posto di primo violino nell’Orchestra
Filarmonica e con la quale ha suonato in tournè in tutto il mondo.
Vincitrice di vari concorsi per violino e quartetto d’archi ha debuttato
come solista a 19 anni suonando i concerti di Haydn e Mendelssohn.
Da circa un anno collabora in Italia con L’Orchestra Internazionale
d’Italia e L’Accademia Adriatica con la quale debutta come solista
nelle “Quattro Stagioni” di Vivaldi durante il Cupra Musica Festival.
Suona con un violino del prestigioso liutaio Giuseppe Quagliano di Iesi.
L’Accademia Adriatica
E’ un’orchestra da camera di recentissima formazione e racchiude
in sé lo spirito del Cupra Musica Festival. Essa, infatti, è
formata da musicisti provenienti da tutto il mondo che si uniscono durante
il festival ai migliori talenti marchigiani.
- Personale di Franco Morresi a S. Vittoria in Matenano.
Sabato 10 settembre ore 17.30
Palazzo Gentilizio Monti
S. Vittoria in Matenano
Mostra del pittore Franco Morresi
Franco Morresi nasce a Civitanova Marche nel 1941, in uno dei
momenti più tragici per l’Italia, la seconda guerra mondiale,
e quivi passa la sua infanzia e la sua giovinezza nel caos vitale ed esasperato
dei porti di mare, dove si sente l’eco della guerra, eco mai dimenticata.
Frequenta l’Istituto d’Arte a Macerata e successivamente L’accademia
di Belle Arti di Macerata. Il suo Maestro è Remo Brindisi, una delle
personalità artistiche più interessanti del dopoguerra. E’
Remo Brindisi ,nell’82, ad invitarlo alla 40° Biennale di Venezia
al Padiglione Internazionale dei giovani “Aperto 82”- Magazzini
del Sale - “Sezione Spazio”, dove esporrà cinque opere
di grande formato.
E’ presente in numerose pinacoteche e collezioni private. Dal 1998,
per meriti artistici è Commendatore Accademico, titolo conferitogli
dall’Accademia Internazionale “Greci-Marino” e Accademia
del Verbano di Lettere, Arti e Scienze di Vercelli.
Dal 2004 è curatore, per conto del comune di Civitanova Marche, della
“Galleria Sala Foresi” di Civitanova Marche.
L’evento-mostra di S. Vittoria in Matenano cade nell’anniversario
del quarantennale della sua attività di pittore, ma per Franco Morresi
l’arte non è un mestiere o una professione, ma vita, vita e dolore,
vita e passione. In Franco Morresi è ancora vigente quella identificazione
fra arte e vita che trovavamo negli artisti del primo novecento. Ciò
non vuol dire che siamo di fronte ad un personaggio istrionico o dannato ma,
esattamente il contrario. In Franco c’è una mitezza e una umiltà
che difficilmente si riscontra negli ambienti artistici. L’identificazione
fra Arte e Vita denota un suo modus di percepire, vedere, sentire e di conseguenza
sintetizzare ed esprimere attraverso l’arte la sua visione dell’io,
del mondo e dell'altro, in quanto altro da sé. E’ stato spesso
definito Espressionista (nella prima Fase) e successivamente neo-espressionista
e così egli stesso si definisce, ma forse è più illuminante
la critica del prof. Leonardo Mancino, quando così interpreta il pittore
Morresi: “ Morresi, pittore candido, ed attento con puntigliosità
di artista puro, è una sorta di illuminista dell’irrazionalismo
anche quando offre all’occhio in stadi e stati la realtà del
mondo coinvolgente della storia quotidiana per il quotidiano essere nel mondo.
Allora “Storia” e “Natura”. Questa la realtà
che Morresi riesce a far squillare nella luce tra sensi, linee e contrappunti.”
O come scrive la prof.ssa Jolanda Pietrobelli: “In ogni spirito che
si è dato alla pura comprensione del mondo, scrive Schopenhauer, nella
sua Metafisica del bello e dei costumi, è sempre viva e feconda la
tendenza a cogliere l’essenza delle cose della vita, dell’essere.
Pare che Morresi sia ben attento a cogliere questa essenza e la sua ricerca
pittorica si presenta sicuramente lontana da una sterile erudizione e da una
fragile iconografia;…”
I livelli di interpretazione dell’opera e dell’arte
morresiana sono molteplici, ciò dovuto allo spessore e alla complessità
dell’artista stesso e pertanto ci sembra illuminante citare alcuni di
coloro che hanno scritto sull’artista:
Remo Brindisi-Armando Ginesi - Luigi Severini - Giampiero Cavalli - Angela
Martini Tessitore -Giulio Angelucci - Vittorio De Seriis - Giuseppe Martucci
- Ester Martinelli - Roberto Maria Siena - Leonardo Mancino - Laura Mordenti
- Jolanda Pietrobelli - Franco Brinati - Ricciotti Fucchi - Paolo Levi - Goffredo
Giachini - Lucio Del Gobbo - Antonella Ventura.
In conclusione, è doveroso citare le collocazioni presso musei e pinacoteche dell’artista Franco Morresi:
Museo alternativo “Remo Brindisi” - Lido di Spina
Museo Mariano d’Arte sacra Contemporanea - Comacchio
Museo d’Arte Moderna “Gall.Moretti”- Civitanova Marche
Pinacoteca Civica - Ripatransone
Museo Internazionale dell’Etichetta - Cupramontana
Museo Nazionale del Biroccio - Villa Montepolesco - Filottrano
Museo Internazionale di Arte grafica Contemporanea - Bendasi- Libia
Museo Diocesano di Arte Sacra - Iesi
Museo di Arte Sacra - Serrapetrona
Museo della Resistenza - Caldarola
Pinacoteca Internazionale Di Arte Francescana Contemporanea - Falconara
Ufficio stampa: Dott.ssa Oriana Salvucci.
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Cultura e Spettacoli, 2005-08-22